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Scones alla panna acida

Ogni tanto compro la panna acida perchè immagino di fare qualche dolce godurioso, ma finisce sempre che non trovando ricette interessanti, resti a giacere in frigorifero per giorni.
Però ho trovato per caso questi scones e posso dirvi che sono un’ottima scusa per comprare la panna acida. Ve lo prometto.

Scones classici

Avevo già fatto degli scones tempo fa, ma con una ricetta super classica e altrettanto facile.
Tagliati a metà con la confettura di fragole e la panna montata, o lo yogurt come piacciono a me, sono deliziosi.
Anche questi con la panna acida e le pepite di cioccolato sono straordinari ripieni di crema di nocciole.

Cup e spoons

Questa ricetta ha le dosi in cup e spoons, ma non temete, potete acquistare tutto nella mia vetrina Amazon.

Ricetta degli Scones alla panna acida

INGREDIENTI

2 cups farina 00
1/4 cup zucchero di canna
8 tbs burro
1 ts lievito istantaneo per dolci
3/4 cup panna acida
1 uovo
100 g pepite o gocce di cioccolato fondente

PREPARAZIONE

Mescolate la farina, con lo zucchero, il lievito, il burro a temperatura ambiente e una parte delle pepite.
Aggiungete la panna acida e l’uovo e formate un impasto morbido.
Stendetelo lasciandolo abbastanza spesso e ritagliatelo a triangoli o cerchi.
Aggiungete le restanti pepite in superficie pressandole un po’ e infornate in forno statico caldo a 180° per 15 minuti al massimo.

L’idea in più

Gli scones hanno una forma circolare in genere, quindi potete utilizzare un coppapasta per ritagliarli, ma secondo me fatti a triangolo, come delle piccole fette di torta, sono molto carini.

L’ingrediente jolly

Potete aggiungere in questo impasto anche noci o nocciole tritate, o altre pepite di cioccolato, magari bianche. Sapete come sarebbero deliziosi anche? Con i lamponi!

Apple roll up

Se vi piacciono i french toast vi innamorerete di questa versione “arrotolata”.
Gli apple roll up sono la colazione che stavate cercando per i vostri bambini!

Arrotoliamo!

Cosa sono i roll up?  Dei rotolini, per dirla semplice.
Quelli che vi propongo oggi sono fatti con il pane in cassetta e sono farciti con la mousse di mela. Mantengono la forma perfetta perchè vengono passati nell’uovo sbattuto e poi cotti in padella con un po’ di burro, proprio come si fa con i french toast.

Perfetti per il brunch

Questi roll up sono un’idea molto carina da servire per il brunch insieme ai soliti pancakes e alle uova strapazzate con la pancetta.
A proposito di pancakes, avete provato la mia versione dorayaki, sempre con le mele?
Potete farcire i vostri roll up con la Mousse di mela Melinda del gusto che preferite, ma sono ottimi anche in versione salata, con prosciutto cotto e sottiletta nel mezzo.

Ricetta degli apple roll up

INGREDIENTI

4 fette di pancarrè senza crosta
1 mousse Mela-Mirtillo Melinda
1 uov0
1 cucchiai di zucchero
50 ml di latte
Mirtilli
Una noce di burro
Sciroppo d’acero

PREPARAZIONE

Stendete le fette di pancarrè con un mattarello e spalmate su ognuna un cucchiaino di mousse.
Arrotolatele e passatele nell’uovo sbattuto con lo zucchero e il latte.
Cuocete i roll up in una padella antiaderente con una noce di burro, girandoli per farli dorare bene.
Serviteli caldi con i mirtilli freschi e con lo sciroppo d’acero.

Post in collaborazione con Melinda

Mele da passeggio

Prima che sia troppo tardi per mangiare cioccolato – anche se per me non è mai troppo tardi per mangiare cioccolato! – vi propongo la ricetta delle mele da passeggio che sono sempre un’ottima merenda per i bambini.
Si preparano in pochi minuti e solo con due ingredienti: mele e cioccolato

Frutta e cioccolato

Per questo snack super goloso, ma anche molto sano, utilizzo le mele perchè sono croccanti e mantengono bene la consistenza anche una volta ricoperte di cioccolato.
Le mie preferite, lo sapete, sono le golden, ma vanno benissimo anche le Evelina.
Potete fare dei “lecca lecca” di frutta anche con i kiwi, le banane, le fragole e le pesche noci, ma attenzione ai bastoncini che utilizzate perchè questa frutta da passeggio è adatta a bimbi dai quattro anni in su.

Ricetta delle Mele da passeggio

INGREDIENTI

2 mele golden o Evelina Melinda
200 g di cioccolato fondente 75%
150 g di cioccolato bianco
Mompariglia colorata

PREPARAZIONE

Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria.
Lavate molto bene le mele e asciugatele.
Tagliatele a fette di 2-3 cm in sezione e infilzatele alla base con stecchini da lecca lecca o da ghiacciolo.
Passate le fette nel cioccolato fuso dopo averle tamponate con carta da cucina.
Lasciatele raffreddare su carta forno finché il cioccolato non torna duro. Potete anche metterle in freezer per fare prima.
Intanto sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e poi decorate ogni fetta.
Completate con della mompariglia colorata e lasciate raffreddare per bene.

 

POST IN COLLABORAZIONE CON MELINDA 

Dorayaki alle mele

Cosa c’è di meglio di un pancake a merenda e a colazione?
Due pancakes, uno sopra l’altro, con in mezzo Nutella o confettura.
Siete pronti per i miei Dorayaki speciali che sanno anche un po’ di mela?

Non chiamateli pancakes

In effetti non dovrei presentarli come pancakes perchè, se l’aspetto è praticamente identico, la preparazione è leggermente diversa.
Nel composto c’è il miele, che manca nella ricetta dei pancakes americani, e che rende queste frittelle dolci, soffici e dal gusto delicato.
Poi i dorayaki sono formati da due pancakes che vanno uniti in coppia e farciti al centro.
Sono una ricetta tipicamente giapponese come avrete intuito dal nome e se volete provarli alla maniera asiatica dovete farcirli con i fagioli azuki.

Dove sono le mele?

Avrei voluto utilizzarle nel ripieno e voi potete farlo se avete una buona confettura di mele fatta in casa, io avevo solo quella ai mirtilli.
Poi ho osato, stravolgendo un po’ la ricetta e aggiungendo Squeez Melinda ai frutti tropicali nell’impasto.
Che bontà! Che sorpresa!
La cosa divertente è che potete utilizzare anche Squeez Melinda con gusti diversi, come per esempio quello alla fragola, oppure alla mela e quello che avanza (perchè ne bastano pochi cucchiai) potete berlo mentre fate merenda con i vostri dorayaki.

Ricetta dei Dorayaki alle mele

INGREDIENTI

240 g di farina 00
180 g di acqua
150 g di zucchero a velo
20 g di miele
2 uova
Un pizzico di lievito per dolci
1 cucchiaio di Squeez Melinda ai frutti tropicali
Confettura o crema di nocciole
Una noce di burro

PREPARAZIONE

Mescolate le uova con lo zucchero e lo Squeez.
Aggiungete poi l’acqua e il miele e infine la farina e il lievito e mescolate bene con una frusta a mano per eliminare i grumi.
Scaldate una padella antiaderente e sporcatela con un po’ di burro.
Cuocete i dorayaki versando un cucchiaio di composto alla volta.
Girateli con una spatola non appena si formano delle bollicine sulla superficie.
Farciteli a due a due con confettura a piacere o crema di nocciole.

Post in collaborazione con Melinda

Melorsetti – Toast dolci alle mele

I Melorsetti conquisteranno i vostri bambini. Posso promettervelo!
Sì, anche quelli che non amano la frutta.
D’altronde, come si fa a resistere a queste faccine buffe?

Toast dolci e mousse di mele

Ingredienti base di questi toast dolci sono il panbrioche e la frutta.
Ho scelto il panbrioche perchè è dolce, morbido e burroso e i bambini ne vanno matti.
Potete prepararlo anche in casa con la mia ricetta delle brioches.
E poi invece di utilizzare una confettura a caso ho scelto la mousse Melinda alla mela Golden che è un concentrato di frutta, senza zuccheri aggiunti, sana e leggera.
Per realizzare la faccina di un orsetto avrete bisogno poi di mirtilli per nasino e occhietti e banane per le orecchie.

Bambini all’opera

Trattandosi di un’idea facilissima, più che di una ricetta vera e propria, fatevi aiutare dai bambini, anche molto piccoli, a realizzarla e magari inventate qualche storia fantasiosa sull’Orsetto mangia-mele così da incuriosirli e stimolarli.
I bambini, si sa e lo so bene anche io, spesso fanno i capricci a tavola, ma trasformando il momento del pasto in un gioco diventa tutto più bello e divertente.
Provateci!

Ricetta dei Melorsetti

INGREDIENTI

4 fette di panbrioche
1 Mousse Melinda alla mela golden o mela-pera
1 banana
Mirtilli

PREPARAZIONE

Tostate leggermente il pane in padella o nel forno e intanto tagliate la banana a rondelle.
Spalmate una cucchiaiata di mousse Melinda su ogni fetta e decorate con la frutta.
Utilizzate due fette di banana per le orecchie e una per il naso e poi due mirtilli per gli occhi e uno per la punta del naso.
Ecco la faccia buffa di un orsetto!

Mini brioches alle mele – SENZA LIEVITAZIONE

È senza dubbio il “senza lievitazione” che rende speciali queste deliziose mini brioches alle mele che sono morbide come delle brioches al burro, ma molto più facili e veloci da preparare, oltre che leggerissime!

Brioches sì, ma rapide!

Preparare le brioches richiede tempi lunghi, una certa dimestichezza in cucina e molta pazienza. Ma queste non sono vere brioches perchè non lievitano e si fanno in pochi minuti!
Il lievito nell’impasto c’è, ma è istantaneo, quindi una volta farcite e arrotolate sono subito pronte per il forno. Divertente no?

Un ripieno insolito

Ho farcito le mie brioches con una confettura casalinga fatta di mele e kiwi perchè questo abbinamento è straordinario e  molto insolito.
Non si tratta di una vera confettura, ma di una versione molto più rapida che cuoce in un pentolino giusto il tempo di preparare l’impasto.
La frutta deve semplicemente ammorbidirsi e combinarsi insieme per finire nel ripieno.
Potete ovviamente sostituire i kiwi se non vi piacciono, ma mantenete le mele che rendono questo genere di composto particolarmente cremoso e dolce.
Qualche idea? Mele e lamponi, Mele e fragole, Mele e pere, Mele e albicocche.

Ricetta delle Mini brioches alle mele – SENZA LIEVITAZIONE

INGREDIENTI

200 g di farina 00
50 g di zucchero + 50 per la confettura
50 g di olio di semi
125 g di yogurt bianco
2 cucchiaini di lievito per dolci
2 mele golden Melinda
1 kiwi
Latte

PREPARAZIONE

Preparate l’impasto delle brioche mescolando lo yogurt con l’olio e lo zucchero e aggiungendo poi la farina e il lievito.
Aggiungete altra farina se necessario o un goccino di latte se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto.
Dopo averlo lavorato a mano lasciatelo riposare coperto con un canovaccio e preparate la confettura.
In un pentolino cuocete le mele tagliate a pezzetti e con la buccia insieme al kiwi sbucciato. Aggiungete lo zucchero e una tazzina di acqua e lasciate andare a fuoco basso finchè la frutta non sarà diventata morbida e cremosa.
Lasciatela raffreddare molto bene e intanto stendete l’impasto.
Dividetelo in due parti e realizzate due dischi non eccessivamente sottili.
Tagliateli a croce e poi dividete ogni quarto in due parti fino ad ottenere 8 spicchi per cerchio, quindi 16 in tutto.
Mettete un cucchiaino di confettura alla base di ogni spicchio e poi arrotolate per formare delle piccole brioche.
La punta di ogni spicchio deve restare sotto la brioche durante la cottura.
Disponete i cornettini su una o due placche da forno rivestite con carta forno, spennellate con il latte e cuocete in forno caldo statico a 180° per 15 minuti.

Post in collaborazione con Melinda

Banana bread in tazza

Il banana bread in tazza è il dessert per tutte le volte che hai voglia di una torta al volo.

Una torta alle banane che è un po’ una mug cake e un po’ un banana bread…ma in tazza!
Si prepara in due minuti senza sporcare nulla se non una tazza.
Gli americani la chiamano MUG cake perchè per farla si utilizza la classica MUG, cioè la tazza da latte da circa 250 ml.
A me piace anche fatta nella ciotola dei cereali perchè in questo modo è più carina da servire.

INGREDIENTI del Banana bread in tazza

1 banana (mezza nel composto e mezza per la decorazione)
2 cucchiai di latte
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di cannella
2 cucchiai di farina
1 cucchiaino di lievito
una manciata di nocciole o noci
una manciata di gocce di cioccolato
sciroppo d’acero

 

Torta Luca in tazza – Mug cake al cacao

La torta Luca in tazza è una torta monoporzione al cacao che si prepara utilizzando una semplice tazza da latte, mug per gli americani, pochi ingredienti e un microonde.
Cuoce in un minuto ed è buona come una classica, tradizionale torta al cioccolato.
Non contiene burro e uova.

INGREDIENTI della Torta Luca

3 cucchiai di farina
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
1/2 cucchiaino di lievito
1 tazzina abbondante di latte
1/2 tazzina di olio di semi o di cocco
gocce di cioccolato (facoltative)

PREPARAZIONE

Basta mescolare tutto all’interno della tazza e poi cuocere per un minuto nel microonde a 700-800 W per ottenere una torta morbida con il cuore caldo.
Per una cottura completa e uniforme basta aumentare di un minuto il tempo.
Anche se non sembra cotta…è cotta!
Lasciatela raffreddare un pò e gustatela con la panna o il gelato.

6 giorni a New York (con un bambino)

Scrivo questo post mentre ancora tutti i ricordi del viaggio a New York sono vividi.
È stato un viaggio meraviglioso e voglio raccontarvelo perchè spero possa esservi utile avere qualche informazione se avete intenzione di partire, e di farlo con un bambino.

Una piccola premessa prima di iniziare

Sono sincera, si tratta di un viaggio mooolto faticoso che non consiglierei a chi ha bambini piccoli che non sono più in età da passeggino o che non hanno proprio voglia di camminare.
Mio figlio ha 9 anni e lo portiamo in giro fin da quando era piccolo, ma devo dire che lui è un caso singolare perchè anche in città come Venezia ha macinato chilometri su chilometri senza mai un lamento.
I bambini vanno comunque educati ai viaggi, quindi prima tentate, meglio è per voi e per loro!
Certo, l’importante è avere un obiettivo per la giornata, quindi programmando insieme a lui le tappe fondamentali è stato tutto più semplice.
Ogni giorno abbiamo previsto delle attrazioni particolarmente interessanti per lui e ci abbiamo infilato dentro qualcosa anche per noi, che magari non avevamo già visto nel nostro viaggio precedente anni fa.
E poi abbiamo scartato quello che sapevamo già non lo avrebbe colpito particolarmente come tutti i grandi negozi della 5th Avenue (tanti sono italiani o li trovate anche in Italia ed è davvero inutile trascorrere ore a visitarli secondo me!) e alcuni musei poco kids friendly diciamo.

Cose da ricordare prima di partire

Inutile dire che prima di partire per gli Stati Uniti dovete controllare il passaporto perchè potrebbe essere scaduto.
È possibile compilare la domanda online e perdere appuntamento presso la questura della vostra zona per saltate qualche fila.
Quindi, una volta compilata la domanda stampatela, perchè no, voi magari la immaginate già memorizzata da un sistema, ma hey, sarebbe troppo facile!
Quindi stampatela e preparate anche qualche fotocopia della vostra carta di identità.
Se avete un passaporto scaduto dovete comunque mostrarlo in questura perchè deve essere annullato. Non dimenticatelo a casa come abbiamo fatto noi, vi toccherà prendere un nuovo appuntamento in questura e sperate di non averlo perso perchè dovrete a quel punto fare la denuncia di smarrimento…auguri!
Fatto il passaporto non è finita qui, dovete fare l’ESTA.
Anche in questo caso, compilate la vostra domanda e fatelo almeno (dico almeno per dire molto prima) 15 giorni prima della partenza perchè potrebbe non essere accettata e poi sono cazzi!
Per stare sereni io direi di iniziare a pensare a tutte queste operazioni almeno un mese prima.
E se ve lo state chiedendo, tutte queste cose si pagano. Considerate 150 euro a testa più o meno.

Dove abbiamo dormito

Io e mio marito eravamo già stati a New York e ci piaceva l’idea di portare nostro figlio, il vero viaggiatore della famiglia, in un quartiere poco turistico per fargli vivere al massimo l’esperienza americana.
Abbiamo trovato un appartamento a Brooklyn tramite Airbnb nella zona di Crown Heights e abbiamo speso circa 900 dollari per 7 notti.
Non ci interessava tanto spendere meno di un hotel a Manhattan, quanto di provare l’esperienza di una vera casa a New York. Non potevamo fare scelta migliore!
L’appartamento era davvero molto bello, pulitissimo e grande per noi tre.
Avevamo una bella cucina per fare colazione al mattino e per mangiare qualcosa a cena, anche se alle 19 quando rientravamo in casa dopo la giornata in giro eravamo talmente a pezzi, complice anche il fuso orario, che ci dimenticavamo quasi di cenare.
Crown Heights è un quartiere multietnico che si trova al centro di Brooklyn. Dico multietnico perchè da una strada all’altra sembrava di passare in paesi diversi. Nella nostra strada erano tutti originari del West Indian e quindi Jamaica, Barbados, Antigua e tutti quei bei posti lì, dall’altra parte della strada erano tutti ebrei ortodossi, di quelli estremisti con i ricciolini sule orecchie. Davvero un posto caratteristico, impossibile da vedere come turisti.
E se ve lo state chiedendo la risposta è sì, eravamo gli unici turisti e si notava abbastanza!
Era molto divertente al mattino uscire di casa e trovare in giro sempre più o meno le stesse persone del quartiere che ormai imparavano a conoscerci. Al sesto giorno ci sentivamo a casa.
Certo, c’è da dire che non siamo mai usciti dopo una certa ora e che non consiglierei di farlo in alcune strade del quartiere anche se la polizia era ovunque, ma ripeto, dopo una giornata fuori dalle 8 di mattina non era proprio una nostra priorità fare baldoria a cena.

I nostro appartamento Brooklyn

La nostra camera da letto

Come ci spostavamo – Metrocard e Uber

Dall’aereoporto siamo arrivati a casa con Uber, ma solo perchè era sera ed eravamo cotti dopo il viaggio e l’attesa infinita per i controlli all’ingresso (preparatevi ad almeno due ore di fila una volta atterrati!).
Se non avete questa applicazione sul telefono scaricatela immediatamente, anche perchè può servire in tutte le città del mondo.
Da JFK a Brooklyn abbiamo speso circa 40 dollari.
Al ritorno invece abbiamo preso la metro perchè da Brooklyn era molto comoda, e poi il treno per JFK.
Per andare in giro avevamo più di una fermata della metropolitana vicina e da casa ci siamo sempre spostati molto comodamente per raggiungere qualunque posto.
Considerate che da Brooklyn per raggiungere le attrazioni di Manhattan non impiegherete mai meno di 20 minuti con i mezzi.
Appena arrivati abbiamo preso la metrocard che costa 29 dollari e direi che se avete intenzione di girare New York anche con i mezzi vi conviene acquistarla perchè un solo viaggio costa 2,50 dollari.
Noi l’abbiamo “bruciata” tanto l’abbiamo utilizzata.

metro card

Le attrazioni – Citypass

Oltre alla Metrocard, un’altra cosa che vi consiglio di fare se volete visitare alcune tra le attrazioni più famose di New York è comprare un Citypass.
Il Citypass si può acquistare tranquillamente online e anche direttamente da New York. Io l’ho preso mentre ero in fila all’Intrepid perchè non volevo fare la coda per i biglietti. La conferma è arrivata immediatamente insieme ai biglietti elettronici che ho mostrato all’ingresso.
Cosa potete fare con Citypass?
Visitare una di queste attrazioni saltando alcune file. Ci sarà sempre qualcuno che farà la fila con il Citypass come voi, quindi fatevene una ragione, aspetterete comunque un po’.

Le attrazioni proposte sono queste:
– Empire State Building o American Museum of Natural History
– The Metropolitan Museum of Art
– Top of the Rock Observation Deck – O – Guggenheim Museum
– Ferry Access to Statue of Liberty and Ellis Island – O – Circle Line Sightseeing Cruises
– 9/11 Memorial & Museum – O – Intrepid Sea, Air & Space Museum

Nota sui cellulari

Io con HOmobile stavo da Dio perchè telefonavo e avevo internet sempre pagando a consumo. Al massimo avrò speso 5 euro al giorno.
Mio marito aveva fatto la tariffa estera con Wind e non ha mai avuto connessione. Ottimo!
I cellulari a New York si scaricano alla velocità della luce non so perchè e vi consiglio di portare con voi non uno, ma due power bank.
In giro io non ho mai trovato il modo di ricaricare se non in qualche bar, ma almeno ci sono wi-fi in ogni dove.

Il nostro viaggio giorno per giorno

Scoprirete leggendo che le nostre giornate sono state molto intense.
Abbiamo visto tanti posti ogni giorno e non sempre tutti vicini, anzi.
Spessissimo ci siamo spostati con la metropolitana percorrendo tratti da 20-40 minuti, quindi sappiate che il piano di escursioni che vi propongo e che abbiamo trovato perfetto per le nostre esigenze, potrebbe non esserlo per le vostre.

Giorno 1

Svegli all’alba, ma solo perchè non riuscivamo a dormire, siamo usciti a fare un giro del nostro quartiere e praticamente a piedi siamo arrivato a Dumbo. Non so, almeno 10 km di strada!
Abbiamo mangiato in un posto molto carino che si chiama Time-out che è una specie di mercato coperto del cibo dove si possono trovare piatti di ogni genere e dove soprattutto ci sono bagni molto puliti (quindi consigliato con i bambini!).
Abbiamo scattato mille foto in zona con una splendida vista di Manhattan e del ponte di Brooklyn e abbiamo passeggiato lungo la Promenade per vedere da lontano la Statua della Libertà.
La passeggiata a Brooklyn è straconsigliata, e la vista è mozzafiato.
Il ponte a piedi invece non ve lo consiglio con i bambini. Prima di tutto sappiate che è lungo e se pensate sia fattibile in bicicletta sappiate che i local corrono come i matti e possono essere un pericolo…o forse voi sarete un pericolo per loro, ma comunque io eviterei!
Nel pomeriggio siamo stati a Manhattan al Rockfeller Center e poi al negozio Lego che era una tappa importante per mio figlio. E che non te lo compri un Lego a New York? Fatto.
Abbiamo fatto un giro a Bryant Park per prendere un mega frullato ghiacciato alla frutta e riposarci un po’ perchè lì, come in tantissimi altri parchi a New York, ci sono sedie e tavolini a disposizione per tutti. Io la trovo una cosa meravigliosa!
Abbiamo fatto un giro alla Grand Central Station già che eravamo di strada e ci siamo divertiti a chiacchierare nella Galleria dei sospiri al piano interrato. Cercatela anche voi, è nella zona dei bar sotterranei.
Ma non ci siamo mica fermati qui. Siamo anche andati alla Public Library e poi abbiamo proseguito il cammino fino alla funicolare di Roosevelt Island perchè è un giro molto carino da far fare ai bambini. Prima l’abbiamo presa da un lato, poi dall’altro e siamo tornati a casa.
Dopo questa prima giornata estenuante siamo svenuti tutti e tre nel lettone.

Manhattan vista da Brooklyn

Dumbo - Brooklyn

Dumbo – Brooklyn

Dumbo – Brooklyn

La galleria dei sospiri – Grand Central Station

Giorno 2

Sempre sveglia all’alba, siamo usciti presto e alle 9 eravamo già in fila all’Intrepid Sea, Air & Space Museum  che è questa enorme portaerei che ha dentro un sottomarino della guerra fredda, uno shuttle e non avete idea di quante altre cose che fanno impazzire i bambini.
È qui che ho deciso di fare il citypass perchè visti i prezzi era la cosa più conveniente.
Abbiamo passato la mattinata lì tra simulazioni di volo e giochi in 3d e dopo un pranzo rigenerante a base di hamburger e patatine, tanto per cambiare, siamo andati a fare un giro in battello, sempre compreso nel nostro Citypass.
Siccome siamo rincoglioniti, però, abbiamo scelto il giro da due ore e 30 che oltre ad essere un po’ troppo lungo costa pure 5 dollari in più a testa che abbiamo dovuto pagare a parte.
Ne valeva la pena? Certamente si perchè abbiamo visto da vicino la Statua della Libertà, Ellis Island e tante altre attrazioni che ho visitato da piccola con mio padre e delle quali ricordo solo caldo e file. Vederle dal battello è fantastico e molto comodo, ve lo giuro.
Terminata la crociera abbiamo approfittato ancora del nostro Citypasse e siamo saliti sul Top of the Rock. Stupendo e ovviamente in quell’istante mi si è scaricato il cellulare, quindi ho poche foto purtroppo!
La giornata si è conclusa con una piccola spesa al super sotto casa e a nanna presto.

Intrepid

Intrepid – Nel sottomarino

Crociera intorno a Manhattan

Crociera intorno a Manhattan

La vista dall’ultimo piano del Top of the rock

Giorno 3

Decisi ad affittare le bici a Central Park, abbiamo preso la metro prestissimo e siamo arrivati a Central Park nord. Peccato che le bici si affittano solo a Columbus Circle, ovvero dalla parte opposta.
Parlo di bici per le famiglie perchè quelle che si prendono in giro per la città sono ovunque, ma non sono ad altezza di bambino.
Abbiamo percorso praticamente tutto Central Park a piedi ed è una passeggiata meravigliosa con scorci stupendi che vi consiglio, però, solo se avete bambini pazienti e se voi stessi siete molto allenati perché camminerete almeno per due ore. Noi l’abbiamo fatto, ma solo perchè nel pomeriggio avevamo in programma lo spettacolo di Aladdin a Broadway, all’Amsterdam Theatre, uno dei teatri storici del distretto, e sapevamo che avremmo avuto due ore per stare seduti a riposarci.
A proposito di Aladdin, ho acquistato i biglietti online prima di partire e ho speso 70 dollari a testa per avere tre posti in piccionaia. C’erano posti più belli, ma anche molto più costosi e comunque lì sul posto non avremmo trovato nemmeno quelli perchè era tutto sold out. Se volete vedere uno spettacolo del genere, quindi, pensateci prima di partire. Spenderete meno e sarete certi di trovare posto.
Per i bambini ci sono anche Frozen, Harry Potter e Il Re Leone.
È stata un’esperienza meravigliosa. Costumi, Luci, effetti speciali, ballerini-attori super fighi. Davvero, uno spettacolo stupendo che vale tutti i soldi spesi.
La serata si è conclusa con un po’ di shopping super turistico a Broadway che ha visto protagonisti una tazza con la scritta New York, diverse calamite, innumerevoli matite, un piccolo Empire e una Statua della libertà in miniatura perchè mio figlio è un classico collezionista di modellini di monumenti. Lo so, orrore!
Comunque una passeggiata a Broadway alle 5 di pomeriggio stanca più della traversata a piedi di Central Park. Milioni di turisti in giro e caos ovunque. Sconsiglio vivamente!

Central Park

Giorno 4

Sempre sveglia presto e fuori casa prima delle nove, abbiamo preso la metro e siamo andati al Museo di Storia Naturale, prima dell’apertura e ovviamente con il nostro Citypass.
Praticamente eravamo i terzi della fila e siamo entrati con il museo vuoto.
Io capisco che voi in vacanza avete voglia di dormire di più, ma non a New York, non quando puoi vedere certi posti praticamente senza nessuno dentro. Fidatevi del mio consiglio e puntate la sveglia presto!
Il Museo di Storia Naturale è quello del film “Una notte al Museo” ed è un posto bellissimo, sinceramente più per i grandi che per i bambini, ma comunque da visitare.
C’è un’area dedicata alla nascita dell’universo e alle straordinarie trasformazione del nostro pianeta che lascia senza parole e poi ci sono i dinosauri, grandi, enormi, giganti!
Una mattinata non basta per vederlo tutto nel dettaglio, ma con un bambino è anche troppo vi dirò. Dopo un po’ anche quello più appassionato di archeologia darà segni di cedimento.
Prima di pranzo quindi siamo usciti e abbiamo fatto un giro in un mercatino delizioso che credo sia lì davanti al museo tutte le domeniche. Oltre ai produttori locali che vendevano formaggi, frutta, verdura e prodotti da forno, c’erano tanti artigiani. Carino da vedere per una passeggiata veloce e per comprare una tortine di mele calda.
Finalmente abbiamo anche affittato le biciclette a Columbus Circle, con caschetto e assicurazione per tutti. Vi consiglio queste accortezze perché il giro a Central Park è sì molto bello, ma non ci siete solo voi, anzi, circolano carrozze con cavalli e biciclette con trasporto passeggeri che sfrecciano come dannati. Quindi attenzione!
Sappiate che nel parco non ci si può addentrare con le bici e l’unica strada possibile è quella che lo circonda o che lo attraversa. Non immaginate una romantica escursione tra i laghetti insomma, però è un’esperienza carina da fare.
Non vi consiglio invece lo zoo, un po’ perchè in generale non mi piacciono gli zoo, ma anche perchè davvero non c’è nulla da vedere se non qualche animale addormentato. No, non è lo zoo di Madagascar che immaginate e non c’è Rex il leone all’ingresso. Costa anche 15 dollari a testa e non li vale.
Piuttosto affittate le piccole barche a vela telecomandate in uno dei laghetti del parco, proprio accanto allo zoo e divertitevi a fare una gara con i bambini.
Abbiamo concluso la giornata al Metropolitan (sempre grazie al Citypass) e lo abbiamo visitato per circa un paio di ore perchè è un posto meraviglioso, ma vi dirò che ai bambini interessa solo la parte egiziana, almeno al mio bambino!

Museo di storia naturale

Giorno 5

La giornata è iniziata con una festa nel nostro quartiere: una mega parata del West Indian.
In pratica un po’ un carnevale, un po’ una sagra di prodotti tipici, un po’ un’occasione per ballare, bere e mangiare. Abbiamo scoperto poi che si tratta di un evento importantissimo a New York che si svolge ogni anno il primo lunedì di settembre che poi da come ho capito è anche il Labor Day.
Se capitate lì nel mio stesso periodo vi consiglio di fare un giro.
Il tempo era un po’ incerto e nei nostri programmo c’erano Soho e il Flat Iron Building, ma dopo aver fatto un giretto veloce in zona è scoppiato un temporale di quelli che solo a New York puoi aspettarti e ci siamo rifugiati in uno dei famosi 21 Century, un centro commerciale che è in pratica un outlet di grandi firme e quando dico grandi intendo Dolce e Gabbana, Valentino, Armani, ma anche Levi’s, Seven 4allmenkind, Departement e tanti altri brand di jeans che piacciono a me. Conclusione? Ho comprato solo mutande per mio figlio!
Per pranzo ci siamo spostati al Chelsea Market che era super affollato. Abbiamo tirato fuori i panini che avevo preparato a casa e abbiamo mangiato al volo. In realtà per i bambini non c’era una grande offerta se non i soliti hamburger e la pizza e per i grandi anche sì, ma c’erano code infinite. Un posto molto bello che certamente vale una visita, ma non lo metterei tra le priorità in un viaggio a New York.
Ho dato uno sguardo ai negozi che sono molto carini ed è qui che ho preso il mio cerchietto verde di Anthrolpology che avete visto nel video di IGTV.
Se passate di lì vi consiglio all’ingresso uno store molto grande con diversi punti vendita all’interno tipo bancarelle che vende della bigiotteria deliziosa. Fate un giro lì!
Non perdete sempre da Chelsea Market la passeggiata sulla Highline che è un vecchio binario del treno sopraelevato che passa tra i grattacieli. Vi sembrerà di stare in una giardino immerso nella città in alcuni tratti e se siete curiosi come me vi consiglio di buttare l’occhio alle finestre dei grattacieli che costeggerete perchè vedrete case meravigliose che da piano terra non si notano. Una suocera io!
Alla fine della passeggiata c’è il famoso Vessel, una struttura a nido d’ape costruita in cemento armato e rivestita in acciaio al bronzo alta 46 metri e composta da 16, con 154 rampe di scale, 2.500 gradini e 80 terrazze panoramiche per i visitatori. L’ingresso ovviamente non è gratuito e ve lo consiglio solo se avete voglia di fare un sacco di scale. I bambini lasciateli giù, fidatevi!
Anzi, approfittatene per fare un giro da Neimann Marcus, un enorme store all’interno del quale troverete di tutto da Zara, a Muji, a Uniqlo e soprattutto Lulu Lemon che per me ormai è il top in fatto di abbigliamento per lo sport. Provate i leggings comfort e ditemi se non vi sentite in pace con il mondo.
Praticamente gli unici acquisti li ho fatti qui e poi, povera in canna e con il portafogli svuotato, sono tornata nella mia casetta a Brooklyn.
Distrutti, ma super felici anche alla fine di questa giornata!

Flat Iron Building

The Vessel

Passeggiata sulla Highline

Giorno 6

Per l’ultimo giorno a New York abbiamo deciso di prendere la metropolitana e andare a Coney Island, ma siamo arrivati presto e prima delle 11 a Coney Island non succede nulla, sapevatelo.
Siamo andati in spiaggia, abbiamo messo a mollo i piedini nell’oceano e abbiamo fatto una passeggiata sul molo e poi di corsa siamo andati nel posto che forse più di tutti mio figlio voleva visitare: il Transit Museum.
Non lo troverete facilmente perchè l’ingresso è quello di una normale metropolitana. Ci sono queste scalette che portano sottoterra (ma ci devi proprio fare caso) e poi una volta giù resti a bocca aperta, soprattutto se hai meno di 10 anni!
In pratica ci sono i veri binari della metropolitana con non so quanti modelli di metropolitane antiche, partiamo davvero dai primi del 900 per arrivare ad oggi.
C’è anche una zona dedicata ai bambini con un’aera giochi e un’aera pic-nic che è molto divertente perchè puoi sederti e far finta di guidare gli autobus di New York. Non vi dico quante foto mi ha chiesto di fare mio figlio!
Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata a Fulton street nel quartiere South Street, un posto caratteristico e super chic, con un mercato coperto molto bello che ospita anche la filiale americana di 10 Corso Como, ma io quando sono all’estero le cose italiane non le voglio vedere quindi ho saltato il giro e sono andata a dare uno sguardo al negozio di scarpe di Sarah Jessica Parker dove sono stata cazziata perchè facevo stories per voi!
Comunque un paio di decoltè costava 350 dollari, lo so che volete saperlo! Bellissime.
Ho lasciato i miei uomini al parco giochi perchè si sa che in queste occasioni è meglio stare da sole. Il parco peraltro era davvero molto bello ed enorme come tutti parchi a New York. Si chiama Imagination Playground e se capitate in zona portate i vostri bambini.
Nel tardo pomeriggio ci siamo messi in testa di andare alla scuola di trapezio, proprio quella di Carrie sì, perchè la nostra mappa la segnalava lì, ma no…è da tutt’altra parte, in un altro molo, tra Hudson Square e Greenwich Village. Alla fine siamo arrivati, ma non abbiamo avuto il coraggio di provare. È il classico posto dove devi andare con le amiche ad un addio al nubilato o quando sei stata appena mollata sull’altare e hai bisogno di urlare forte!
A fine giornata mio figlio ha dato segni di cedimento, per la prima volta in tutta la vacanza, e siamo tornati a casa. Povero!
Ultima sera nel nostro appartamento.
Valigie da sistemare tentando di farci entrare tutto e meno male che le avevo portate praticamente vuote.
Abbiamo mangiato quel che restava nel frigo e a nanna presto…già un po’ tristi per la partenza!

Transit Museum

Transit Museum

A piedi nudi nell’Oceano.

Coney Island

Fulton Street e il negozio di Sarah Jessica Parker

South Street – Al molo

Non so dove vicino alla scuola di Trapezio

Autista in prova al Transit

Dove abbiamo mangiato

Questa è la domanda che mi fate più spesso.
Noi abbiamo mangiato sempre dove capitava.
Non siamo proprio quelli che pianificano i viaggi in base ai ristoranti da visitare per fare le foto al luogo e ai piatti.
Abbiamo assaggiato gli hot-dog per strada e anche molti piatti sempre nei baracchini come fanno praticamente tute le persone che vivono lì. Non fate gli schizzinosi e provate perchè ne vale la pena.
Il più buono tra i piatti presi in giro era quello coni  felafel, il riso el’ insalata che abbiamo comodamente mangiato seduti sull’erba a Central Park.
Abbiamo visto praticamente un solo ristorante come ho raccontato nel Giorno 1 e un fast food perché una sera mio figlio voleva assolutamente mangiare il pollo fritto. Si tratta di una catena che troverete praticamente ovunque a New York e si chiama Shake Shack.Le patatine sono buonissime, ma per il resto è un fast food come tutti gli altri.
Abbiamo sempre fatto colazione a casa con dolci da forno presi in una Bakery vicina e altre cose super americane comprate al supermercato.
Stessa cosa a cena. Compravamo quello che ci andava e lo mangiavamo nella nostra cucina.
No, non ho dovuto lavare mille piatti e padelle credetemi!
Spesso preparavo anche panini per il pranzo o per tutte le volte che eravamo in giro e avevamo degli attacchi di fame, ma zero voglia di cercare un posto per sederci a tavola.
Avere una casa è molto comodo anche per questo secondo me, specialmente con i bambini perchè puoi fargli mangiare anche cose un po’ più sane di quello che trovi in giro e a New York trovare un buon piatto di pasta al sugo o una fettina di carne semplici e non troppo conditi e non big size non è semplicissimo. Credetemi!
Mi spiace solo di non aver mangiato da Ellen’s Stardust Diner che è un posto molto carino a Broadway in cui i camerieri sono tutti aspiranti attori e ballerini e si esibiscono dal vivo e quando meno te lo aspetti per i clienti. Super divertente, ma purtroppo sempre pieno!

La nostra Bakery a Brooklyn – Sterling Place

Questo viaggio resterà per sempre nei nostri ricordi, ma credo e spero soprattutto in quelli di mio figlio, perchè è vero che quando fai le cose da piccolo poi non te le ricordi, ma ti resta comunque quella sensazione di aver fatto insieme ai tuoi genitori cose meravigliose.
Portate i bambini in viaggio con voi, quando sono piccoli con il passeggino e quando sono grandi in posti adatti a loro, ma portateli!
Non scegliete mete che sapete già non hanno nulla di interessante per loro, ci andrete per conto vostro quando vorrete fare una vacanza di coppia.
Per loro studiate sempre dei percorsi stimolanti, divertenti e nuovi.
Eh sì, si stancheranno, si lamenteranno, chiederanno di continuo “Quanto manca?” “Quando arriviamo?” “È Lontano?”, ma voi prendeteli per mano, guardateli negli occhi, sorridete con il vostro miglior sorriso e rispondete “Fidati di me!”

Se questo post vi è piaciuto e se credete vi sarà utile fatemelo sapere. Mi farà piacere!
Io intanto preparo anche un video-racconto perchè anche le immagini che ho raccolto devono parlare un po’.

Muffin acqua e limone

La torta all’acqua calda è una delle ricette più lette e rifatte del blog, ecco perchè ho deciso di preparare qualcosa di molto simile, cioè questi muffins acqua e limone che hanno un impasto leggero e una consistenza super soffice. Li adorerete!

Senza burro e senza latte

In questa ricetta ci sono le uova come anche in quella della torta, quindi non si tratta di un dolce vegano, anche se mancano burro e latte che sono sostituiti da olio e acqua.
Potete utilizzare un olio di semi delicato o un olio extravergine di oliva dal gusto fruttato.
L’acqua, invece, deve essere a temperatura ambiente e naturale e se volete potete sostituirla completamente con il succo di limone. Otterrete muffin più umidi e dall’intenso gusto di limone…o arancia. Sì potete utilizzare anche altri agrumi!

Ricetta dei muffin acqua e limone

INGREDIENTI
2 uova
150 g di zucchero
80 g di olio di semi
80 g di acqua naturale a temperatura ambiente
una bustina di lievito
160 g di farina 00 (o anche 0)
un limone (succo e scorza)
estratto di vaniglia qb

PREPARAZIONE
Montate molto bene le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche.
Aggiungete 80 g di olio di semi (o olio di cocco) e 80 g di acqua naturale a temperatura ambiente.
Montate ancora per bene e aggiungete due cucchiai di spremuta di limone e la scorza del limone grattugiata.
Setacciate a parte 160 g di farina 0 (o anche 00) e una bustina di lievito e aggiungete agli altri ingredienti.
Infine, se vi piace, profumate tutto con dell’estratto naturale di vaniglia o con dei semi.
Distribuite il composto in uno stampo da muffin oliato e infarinato o riempito con pirottini di carta.
Cuocete a 180° per 30 minuti circa in forno statico già ben caldo.
Decorate con lo zucchero a velo.

L’ingrediente jolly: le mandorle

Ho deciso che da oggi aggiungerò alle ricette un ingrediente in più che potete scegliere se utilizzare o meno.
In questo caso si tratta delle mandorle che con il gusto del limone stanno benissimo.
Potete aggiungerle a lamelle sui muffin prima di cuocerli oppure potete utilizzare nell’impasto un cucchiaio di farina di frutta secca preparata semplicemente tritando finemente delle mandorle.
Mandorle con o senza pellicina? Non fa differenza. Cambia solo un po’ il colore e la grana della farina. Per me vanno bene entrambe.

Il consiglio in più: lo sciroppo

Potete preparare uno sciroppo con succo di limone, acqua e zucchero (un bicchiere scarso di succo (spremuta), un cucchiaio di acqua e tre cucchiai di zucchero) sciolti a fuoco lento.
Versatelo ancora caldo sui muffin appena sfornati dopo averli bucherellati con una forchetta sulla superficie.
Lo sciroppo penetrerà all’interno rendendo questi dolcetti umidi e gustosi.
Certo, dovete amare proprio molto il sapore del limone!

Ciambella al cacao

La ciambella al cacao è il dolce preferito di mio figlio …e anche il mio!

Non so perchè, ma a me le ciambelle danno allegria.
Sono belle da servire, belle da decorare e sono alte e soffici.
Mi piace glassarle, addobbarle per Natale e per le feste dei bambini e mi piace quando sono compatte e un po’ umide all’interno.
Se a colazione ho una ciambella da affettare sono certa che la giornata prenderà la piega giusta.

Ecco quindi la ricetta facilissima della mia ciambella al cacao.

Ricetta della Ciambella al cacao

INGREDIENTI della ciambella al cacao

2 bicchieri e mezzo di farina 00
1 bicchiere e mezzo di zucchero
4 uova
1 bicchiere di acqua
mezzo bicchiere di cacao amaro
1 bicchiere di olio di semi
estratto di vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
gocce di cioccolato
zucchero a velo

In una ciotola sbattete con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, l’olio, l’acqua e la vaniglia.
A parte mescolate farina, cacao amaro e lievito setacciandoli e poi aggiungeteli al resto mescolando sempre con le fruste.
Versate l’impasto in uno stampo da ciambella imburrato e infarinato e aggiungete sulla superficie delle gocce di cioccolato.
Cuocete a 180° per circa 35 minuti.
Spolverizzate con lo zucchero a velo.

Un consiglio: per non far precipitare le gocce sul fondo tenetele in congelatore per un paio di ore prima di utilizzate oppure infarinatele un  po’.

Ricette all’INSTAnte: Muffin con il cucchiaio

Quando qualche giorno fa ho pubblicato nelle stories di Instagram questa ricetta veloce veloce ho percepito un certo entusiasmo, tanto che alcune di voi dopo pochi minuti avevano già sfornato con il mio impasto muffin, torte e ciambelle.
Ecco quindi che ho pensato di dare il via ad una nuova rubrica: le ricette in un Instante, dove la N non è un errore di battitura ovviamente!
Tutte le idee che vi proporrò su IG al volo verranno poi trascritte anche per il popolo del web che non ama i social o per quelli che non hanno seguito le stories.
Ogni ricetta si concluderà con un social tip, cioè un consiglio che ho ricevuto tramite i social da voi che mi seguite, per realizzare al meglio la ricetta. Diciamo che si tratterà di trucchetti casalinghi che possono tornare utili a tutti in cucina!

Non solo muffin

Questi muffin facilissimi si preparano senza bilancia, ma solo con un cucchiaio come dosatore.
L’idea originale di Natalia di Tempo di Cottura (che ringrazio per la ricetta!) era quella di una ciambella piccolina, ma io amo moltissimo le monoporzioni e quindi ho optato per dei muffin, molto pratici in questi giorni da portare anche al mare come merenda dopo il bagno.
Con lo stesso impasto potete realizzare anche una torta e farcirla come volete, con le mele, le pere, le pesche, le albicocche o la marmellata.
Considerate che gli ingredienti sono misurati per uno stampo piccolo da 20 cm di diametro circa e per 6 muffins, quindi se volete una torta grande raddoppiatelo.

INGREDIENTI dei Muffin con il cucchiaio

6 cucchiai di farina 00
2 uova
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di latte
2 cucchiaini di lievito
scorza di limone grattugiata
3 cucchiai di olio evo
gocce di cioccolato fondente

PROCEDIMENTO

Per prima cosa sbattete con una frusta a mano le uova cn lo zucchero e poi aggiungete l’olio e il latte. Per ultimi gli ingredienti secchi ben setacciati.
Completate con quello che preferite, io ho aggiunto delle gocce di cioccolato.
Versate tutto in uno stampo da muffin e infornate a 180° per 20-25 minuti.

Social tip: Per non far sprofondare le gocce di cioccolato verso il basso durante la cottura tenetele sempre in freezer!