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Waffle salati

I waffle salati sono un antipasto super, bello e buono.
La consistenza è la stessa dei pancakes e anche un po’ il gusto, ma l’aspetto è tutt’altro e io personalmente amo servirli con il salmone e del formaggio spalmabile fresco.
Certo, per farli avete bisogno dell’apposita piastra, ma costa davvero poco e la trovate qui.

waffle

Ricetta dei waffle salati

Ingredienti

100 g di farina 00
30 g di parmigiano grattugiato
mezza bustina di lievito per torte salate (non lievito di birra)
1 uovo
150 g di latte
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale

Procedimento

Mescolate l’uovo, il latte e l’olio e poi aggiungete la farina setacciata con il lievito, il parmigiano e un pizzico di sale.
Versate il composto nella piastra per waffle già ben calda. Non eccedete con la quantità altrimenti in cottura uscirà tutto fuori dai bordi per via del lievito.
In due minuti sono pronti. Non dovete girarli.
Alcune piastre indicano anche la fine della cottura.

Come servire i waffle salati

Io li amo con Philadelphia e salmone affumicato.
Sono ottimi anche come avocado tosta con fette di avocado e un uovo al tegamino su ognuno.
Se vi piacciono i contrasti, provateli con la confettura e un formaggio stagionato.

Il post definitivo sulle polpette

Tutte le volte che preparo le polpette e le mostro nelle stories di Instagram mi chiedete la ricetta e in effetti devo ammettere che le mie polpette sono veramente buone. Semplici e buone!

L’impasto delle polpette

È davvero difficile stabilire la ricetta dell’impasto perfetto, ma io provo a dire la mia.
Per 500 g di buon macinato misto (manzo e vitello macinati per due volte) io aggiungo 1 uovo, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, del prezzemolo tritato al coltello, sale e pepe.
Aggiungo poi pian piano o il pangrattato oppure un trito di mollica di mollica di pane, prezzemolo e aglio (quest’ultimo facoltativo) fino a raggiungere una consistenza adatta ad essere lavorata. Se utilizzo la mollica prediligo il pane raffermo o il pancarrè.
Per capire se l’impasto è pronto provate a plasmare delle polpette con le mani leggermente bagnate.
Se è troppo morbido e si attacca aggiungete poco pangrattato.
L’importante è aggiungerlo poco per volta altrimenti se esagerate otterrete delle bombe a mano più che delle tenere polpettine.

Le mie preferite: polpette con le cipolle

A me piace cuocere le polpette con tanta cipolla, ma molto spesso le faccio anche al sugo.
Nel primo caso stufo una cipolla (o anche due) tagliata sottilmente con una mandolina. La lascio cuocere con l’olio a fuoco basso in una padella antiaderente finché non diventa morbida e poi alzo il fuoco e aggiungo le polpette.
Le rosolo da tutte le parti e poi sfumo con il vino bianco o la birra.
Quando l’alcool sarà un po’ evaporato abbasso la fiamma e copro con un coperchio.
Le giro di tanto in tanto controllando che non brucino e se necessario sfumo con altro vino o con acqua calda.
Alla fine aggiungo il sale e cuoio per pochi minuti ancora.

Le mie mitiche polpette con la cipolla

La variante “alla genovese”

La chiamo così perchè sembra un po’ il condimento della carne alla genovese.
In pratica in questa ricetta soffriggo una cipolla grande e una carota tritate insieme. 
Devono cuocere lentamente e solo quando saranno diventate quasi una crema aggiungo le polpette e le rosolo.
Il sughetto di queste polpette è la fine del mondo. ve lo giuro!

Le polpette della nonna: con il sugo

Quando faccio le polpette al sugo utilizzo un sugo di quelli buoni buoni preparati in estate con i pomodori freschi e il basilico.
Ovviamente se non lo avete a disposizione utilizzate una buona passata o dei pezzettoni.
Io rosolo le polpette con poca cipolla in questo caso e sfumo con il vino bianco.
Lascio evaporare l’alcool e poi aggiungo abbondante sugo o passata e a fuoco basso lascio cuocere le polpette coperte con un coperchio finché il sugo non si sarà un po’ ritirato e le polpette saranno ben cotte, quindi circa 15-20 minuti.
È importante che il pomodoro sia abbastanza da coprire le polpette che devono assorbire il condimento per diventare belle saporite.
Preparate tantissime fette di pane abbrustolito per la scarpetta. Qui ci vuole!

Io maniaca delle polpette

Vorrei dire Regina delle polpette, ma resto EGOMINUTA!
In generale, come avrete capito se mi seguite su Instagram (mi trovate come Cookthelook), io “polpetto” un po’ tutto, non solo la carne.
Se ho dei legumi cotti li trito con la cipolla e una patata bollita e poi a questo composto aggiungo delle spezie o erbe aromatiche e pian piano del pangrattato fino ad ottenere una consistenza perfetta da lavorare.
Stessa cosa vale per le verdure. Se avanzano dei peperoni, dei cavolfiori, delle bietole, spinaci o zucchine io li mescolo con la ricotta, il parmigiano, un uovo e il pangrattato e poi faccio delle piccole polpettone da panare e friggere o da cuocere in forno.
E per far mangiare il pesce a mio figlio cosa mi invento?
Polpette anche in quel caso: tonno e ricotta semplicissime, oppure merluzzo o salmone scottati in acqua bollente e poi mescolati e tritati con uovo, pangrattato e prezzemolo e magari dei legumi.

Cosa non deve mancare nella polpetta perfetta?

Molto semplice, il pane. Può essere pangrattato, mollica tritata o mollica ammorbidita nel latte o nell’acqua e ben strizzata. Il pane è l’ingrediente fondamentale perchè compatta il tutto.
E poi ovviamente le uova che amalgamano e tengono insieme gli ingredienti anche in cottura. Ne siete vegani o vegetariani utilizzate le patate bollite o le lenticchie.
Poi perchè le polpette siano ancora più buone dovete utilizzare un po’ di profumi.
Il prezzemolo sempre e comunque, ma perchè no anche il basilico che a me piace molto nell’impasto o la maggiorana, il timo o la salvia o un mix di tutto.
Le spezie invece io le aggiungo poco perchè nelle polpette di carne non mi piacciono molto. Con legumi e verdure però curry e paprika stanno molto bene.

“Eh ma a me restano crude dentro. Perche?”

Volete sapere qual è il segreto della cottura perfetta?
Ebbene, non c’è!
Mi spiace dirvelo, ma la cottura dipende solo da voi. Più che dirvi di cuocere a fuoco vivace solo durante la rosolatura e a fuoco basso per tutto il resto del tempo, altro non so.
Ma, c’è un MA, posso consigliarvi di fare polpette piccole, grandi poco più di una noce, in modo da cuocerle perfettamente all’interno in meno tempo.
Poi cercate anche di farle tutte uguali, della stessa dimensione, perchè la cottura sia uniforme.
Come fare? Utilizzate un cucchiaio per misurare la dose o uno spallinatore da gelato.
Infine occhio alla padella, io uso sempre quelle antiaderenti perchè le polpette sono un po’ bastarde e si attaccano facilmente al fondo.

Monday I’m in love – 6 Novembre

Torna l’appuntamento con Monday I’m in love. Sarà l’unico di novembre? Speriamo di no.

Non sono quella che odia il lunedì, ma ammetto che dopo una settimana piena di lavoro e impegni di famiglia dal lunedì al sabato, la domenica non mi basta più per ricaricare le batterie.
Vorrei restare tutto il giorno a letto a dormire, a leggere, a guardare 1000 film, a coccolare i miei due uomini di casa, ma non si può.
Ci sono altre cose da fare, altri impegni, amici e famiglie da vedere, lavatrici, spesa settimanale, pulizie generali. No, la domenica non basta.
E quindi oggi che sono particolarmente stanca odio un po’ il lunedì, ma cerco di non pensarci e anzi…eccomi qui con tanti consigli per voi perché questa settimana sia piena di cose belle e buone. Partiamo subito allora.

Ho pubblicato su Instagram (seguitemi anche lì ce Cookthelook) la foto del mio pane nero qualche giorno fa e in tantissimi mi hanno chiesto la ricetta.
Molto semplice, basta avere la farina giusta. Nel mio caso io ho provato un Mix per pane nero ai 7 cereali delle Farine Magiche. La confezione contiene anche una bustina di fiocchi di avena da aggiungere nell’impasto o sul pane come decorazione, e il lievito di birra è già presente nel mix. Bisogna solo aggiungere acqua, un pizzico di sale e il gioco è fatto.
Io ho seguito le istruzioni e fatto qualche piccola modifica. Ho aggiunto un goccino di olio e ho fatto lievitare le pagnotte due volte invece che una.
Con una confezione ho realizzato tre pagnottelle da circa 250 gr l’una e le ho conservate in un sacchetto di carta perché non perdessero morbidezza.
Si tratta di un pane umido e compatto, non molto croccante e ricco di fibre, proteine vegetali e sali minerali, perfetto da consumare anche semplicemente con un filo d’olio tanto è buono.
Io lo mangio tutte le mattine a colazione e con la mia solita crema di mandorle fatta in casa e un velo di marmellata.

Andiamo avanti con uno zucchero che zucchero non è.
Ho scoperto che la mia pancetta potrebbe dipendere dallo zucchero che consumo e quindi sto facendo qualche prova diminuendo la quantità di zuccheri nella mia dieta giornaliera.
Per zucchero intendo anche miele, agave, zucchero di canna, stevia, fruttosio. Tutto!
Non dolcifico più e sono sincera, mi sento decisamente meglio. Il problema è che non riesco a bere orzo (io non bevo caffè) e tisane senza nulla e quindi ho trovato in erboristeria È zucchero, un dolcificante naturale senza calorie.
Gli ingredienti sono stevia e eritritolo (una sostanza naturalmente presente nelle frutta e nei cibi fermentative che si ottiene da un processo di fermentazione delle bucce). Si tratta quindi di un prodotto naturale, vegano, adatto ai diabetici e che può essere utilizzato anche nella preparazione di dolci.
Non contiene calorie e non ha il retrogusto di liquirizia della Stevia. Semplicemente sa di zucchero, anche se dolcifica leggermente meno del saccarosio. Io l’ho trovato in erboristeria e ho comprato la confezione in bustine, ma lo trovate anche online.

Sempre a proposito di Healthy food, ho provato dei burger vegetali davvero buoni che si preparano in casa in due minuti. In genere li faccio io quando ho tempo, con legumi e verdure, ma devo dire che questi sono un’ottima soluzione veloce per chi ha voglia di mangiare bene senza dover spignattare troppo. 5 minuti e sono pronti a tavola!
I burger dnabio si preparano aggiungendo al mix semplicemente acqua e olio. Si lavorano un minuto con le mani e poi si cuociono in padella o al forno.
Cosa c’è nella confezione? Io ho provato i burger vegetali con pistacchi e nocciole e gli ingredienti del mix da mescolare sono tutti naturali e 100% biologici: riso, nocciole, mandorle, pistacchi, lievito in fiocchi, semi di sesamo, semi di girasole, sale himalayano rosa, farina di quinoa e cipolla.
Oltre ai burger ci sono anche le polpette, i falafel e tante vellutate che non cuociono… sì avete letto bene!
Trovate questi prodotti nei negozi bio oppure online.
Provateli perché ne vale davvero la pena. Sono buonissimi!

Andiamo avanti con un consiglio per la casa.
Ho una strana fissazione per i profumi per ambiente. Mi piace entrare in casa e sentire un buon odore. Mi mette subito di buon umore. Mi piace che le stanze sappiano di pulito e di fresco e amo la cannella in inverno e i limoni e le fragole d’estate.
In genere non mi fanno impazzire i bouquet floreali, ma mi sono innamorata di un diffusore per ambienti che ha davvero reso la mia casa calda e magica in pochi minuti e questa volta sa di fiori.
Si tratta della fragranza per legni profumati di Erbolario al lillà lillà.
Non so se sono pazza io, ma mi sembra si senta anche un po’ di vaniglia.
Della stessa profumazione trovate anche il bagnoschiuma, il profumo, la crema corpo e tanti altri prodotti. Provatela e ditemi cosa ne pensate. Sono molto curiosa della vostra opinione!

Concludo con un consiglio di moda che vi ho già dato, ma che mi va di ripetere.
Ormai lo sapete tutti, ma dato che qualcuno ancora mi chiede informazioni del vestito meraviglioso che indossavo a Perugia, ecco qui la risposta: Nevelokids.
Il mio abito ha un nome bellissimo, si chiama Annie ed è quello che vedete qui in foto.
È verde e blu in un misto lana-cotone. È morbido e lungo fino alla caviglia ed è caldissimo.
Io amo indossarlo con calzini glitterati e anfibi e con un cappotto lungo color cammello e sto seriamente penando di acquistare un paio di Dansko che secondo me ci starebbero divinamente. A voi piacciono? Che ne dite?
Amo gli abiti di questo brand eperchè sono fatti a mano e su misura con abilità e tanto amore…e si vede. Se volete ordinarne uno dovete lasciare le vostre misure esatte di altezza, spalle e seno e in pochi giorni arriverà a casa un pezzo unico che vi lascerà senza parole. Lo giuro!
Ovviamente ne ho già ordinato un altro e non vedo l’ora che arrivi.

Dopo aver scritto questo post mio sento già meglio e mi sembra che questo lunedì sia un po’ meno faticoso. Spero di aver fatto sorridere un po’ anche voi.
A presto e buona settimana!

Falafel

Mi capita spesso di scrivere un articolo per La Cucina italiana e di appassionarmi talmente tanto che poi non vedo l’ora di correre ai fornelli. Proprio l’altro giorno ho scritto un pezzo sui falafel e subito dopo li ho fatti.

Li avevo mangiati tante volte e forse avevo anche provato a farli in qualche occasione, ma sbagliando la ricetta. Ebbene sì, lo ammetto.
Molti credono che i falafel siano polpette a base di ceci cotti, e lo credevo anche io…ignorante di una food blogger!
La ricetta classica, invece, prevede ceci secchi, ammollati in acqua per 24 ore e poi tritati con aglio, prezzemolo, un pizzico di bicarbonato, cumino, e sale. Se non amate il gusto dei ceci potete sostituirli anche con delle fave secche e il procedimento resta sempre lo stesso.

I falafel sono un secondo vegetariano-vegano che piace sempre a tutti, bambini compresi.
Possono anche essere un’idea per l’antipasto perché sono degli ottimi finger food da mangiare in piedi. Potete servirli con delle salsine di diverso genere. Io li amo molto con una salsa che preparo in casa a base di yogurt, menta e limone, ma potete accompagnarli anche con la maionese (avete mai provato la mia maionese vegana?) o con l’hummus.
Andrebbero fritti, ma io in genere li cuocio in forno per alleggerirli in po’.
Devo essere sincera? Fritti sono proprio un’altra cosa. Provateli.

RICETTA dei Falafel

INGREDIENTI
300 gr di ceci secchi
1-2 spicchi d’aglio
un mazzetto di prezzemolo
un pizzico di bicarbonato (se non lo avete non importa)
sale qb
cumino QB
semi di sesamo

PREPARAZIONE
Immergete i ceci secchi in un pentolone di acqua fredda e lasciateli in ammollo per 24 ore cambiando l’acqua di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo scolateli e tritateli in un mixer con uno (o due) spicchi di aglio, abbondante prezzemolo, un pizzico di sale, un pizzico di bicarbonato e del cumino, se vi piace.
Con le mani formate delle piccole polpettine e poi rotolatele nei semi di sesamo.
Friggete i falafel ad immersione in olio di semi bollente oppure cuoceteli in forno a 200° per 10-15 minuti.

Video-ricette in meno di un minuto

Cari lettori, è da un po’ che mi frulla in testa l’idea di una video-ricetta.
Sono appassionata di video editing perchè per anni ho lavorato in tv, ma da quando sono rimasta incinta e poi con l’arrivo di Gn-ometto, ho abbandonato un po’ la telecamera e il pc…e anche il video del mio matrimonio è rimasto lì nel dimenticatoio ancora in fase di montaggio!
Ieri ho fatto una prova per vedere se riesco ancora a riordinare idee e musica in un video, ma Gn-ometto mi ha concesso solo pochi minuti per pensare ad una ricetta velocissima da filmare e montare e così ecco cosa ne è venuto fuori…
Vi piace l’idea di una rubrica dedicata alle videoricette…in meno di 1 minuto?
Ovviamente si tratta solo di consigli per squattrinate senza tempo come me…ma questo lo sapete già se leggete Cookthelook!
Buona giornata a tutti!