Ho preparato questa torta soffice ai mirtilli per un progetto molto speciale.
Ottobre è il mese della prevenzione e Guardini mi ha invitata a supportare Fondazione Veronesi in questa campagna dedicata alle donne che si chiama Pink is good.
Per l’occasione Guardini ha lanciato una nuova linea di teglie tutte rosa in edizione limitata in vendita fino a dicembre.
Una parte del ricavato della vendita di queste teglie andrà alla ricerca e io sono lieta di essere stata scelta insieme ad altre blogger come portavoce di questa bella iniziativa.
Ho preparato questa torta senza uova e senza burro, ma molto nutriente perché ricca di omega 3, vitamine e calcio.
È perfetta per la colazione e la merenda di tutta la famiglia perché è un carico di energia buona che fa bene al corpo e alla mente.
È facilissima da preparare perché tutte le dosi sono misurate con una qualunque tazza da tè da 250 ml.
Che ne dite? Pronte a cucinare?
Ingredienti della Torta soffice ai mirtilli
1 tazza di farina 0
1 bustina di lievito per torte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 gr di mandorle
100 gr di nocciole
1 cucchiaio di semi di chia
1 cucchiaio di semi di lino
1/3 di tazza di miele di acacia
1 tazza di latte di soia
Mirtilli
Un pizzico di sale
PREPARAZIONE
Tritate finemente mandorle, nocciole e semi e mescolate tutto con la farina e il lievito setacciati e un pizzico di sale. Aggiungete il latte, il miele e la vaniglia e mescolate.
Versate il composto in uno stampo leggermente oliato e infarinato e aggiungete sulla superficie i mirtilli ben lavati, asciugati e passati nella farina per evitare che affondino depositandosi solo sulla base della torta.
Cuocete a 180° con forno ventilato per circa 30 minuti.
A me piace chiamare questa insalata con uva e mirtilli Insalata Autunnale.
Questo è uno di quei piatti che amo preparare per pranzo quando sono da sola. Un’insalata sì, ma con un tocco in più.
In questo caso ho aggiunto uva nera e mirtilli che creano un contrasto di sapori davvero sorprendente con il gorgonzola, un formaggio che a me piace da matti. Se non amate il gorgonzola (posso capire), provate con la feta e se desiderate, invece, un gusto più dolce e delicato scegliete un primosale o qualcosa di cremoso tipo robiola, ricotta o stracchino.
Come condire?
Io uso solo olio e sale (o gomasio), ma, se vi piace, aggiungete anche un po’ di aceto balsamico.
Non avevo le noci, ma voi mettetele.
In alternativa, date un tocco di croccantezza con dei semini misti. Li trovate in tutti i supermercati nella zona delle insalate o vicino alla frutta secca.
INGREDIENTI dell’Insalata con uva e mirtilli
Mirtilli
Uva nera
Songino
Gorgonzola
Pinoli tostati
Olio e sale
Aceto balsamico (facoltativo)
Noci (facoltative)
Ieri ho preparato questa insalata ricca di quinoa per i miei followers su Instagram e su Snapchat (@cookthelook), ma se non mi seguite anche sui miei social non lo sapete e perciò eccola qui.
Ho inventato una specie di rubrica matta che si chiama #unaricettaperte e suggerisco piatti facili e veloci a chi mi chiede consiglio. Pranzo con la suocera che non mangia formaggi, latte e uova? Cena con amica vegana, fruttariana e crudista? Colazione romantica con tre ingredienti in frigo? Cipolla rossa: cosa ci faccio? Hummus: come si fa?
Insomma, potete farmi queste e tante altre domande e io cercherò di rispondervi…sempre su IG e Snapchat però perché è davvero molto divertente e potete seguire alcune ricette in diretta.
Questa insalata è nata per caso, dato che devo svuotare la dispensa della casa al mare e mi sono accorta che quinoa, mais e peperoni grigliati sono arrivati da Teramo e a Teramo dovrebbero tornare…ma anche no! Questo piatto unico è super proteico, leggero e fresco ed è ottimo anche da portare in ufficio per la pausa pranzo.
Con 150-200 gr di quinoa sfamate un reggimento, vi avviso. La quinoa, per chi non lo sapesse, è un superfood e anche se in molti lo considerano un cereale, in realtà è un finto-cereale originario della famiglia degli spinaci!
Non vi darò dosi esatte perché il condimento va un po’ a sentimento. Aggiungete quanti peperoni volete e fate lo stesso con i pomodorini e il mais.
Se un ingrediente non vi piace, non importa. Sostituitelo con altri ingredienti oppure semplicemente non utilizzatelo.
Vi va di provare?
INGREDIENTI dell’Insalata ricca di quinoa
150 gr di quinoa mista
Peperoni grigliati sott’olio (Le conserve della nonna per me)
mais qb
1 avocado
feta qb
pomodorini
fagioli cannellini precotti e ben lavati
lime
olio, sale e pepe
basilico qb
PREPARAZIONE
Per prima cosa lavate molto bene la quinoa sotto acqua corrente fredda tenendola all’interno di un colino.
Intanto fate bollire una pentola non troppo grande piena di acqua e una volta aggiunto il sale cuocete la quinoa per 20 minuti circa.
Scolatela sempre con il colino e passatela sotto un getto di acqua fredda.
Lasciatela scolare per bene e poi conditela con olio e sale e con tutti gli altri ingredienti tagliati grossolanamente.
Completate con poco succo di lime (o limone) e foglie di basilico.
La Crostata di ricotta e amaretti è una delle mie torte preferite perché mi ricorda un po’ la mia infanzia e le torte che mi preparavano le mie nonne.
Non credo sia un dolce tipico abruzzese, ma qui la trovo spesso in molti forni e molte brave massaie la preparo in casa…sempre molto più buona di quelle che si trovano in commercio.
C’è chi aggiunge le noci, chi il cioccolato e chi la cannella e la noce moscata.
Chi mette solo ricotta, zucchero e uova all’interno.
Io l’ho provata e amata in quasi tutte le versioni e oggi vi propongo la mia.
Non l’avevo mai preparata fino a qualche settimana fa quando mi hanno chiesto un dolce per un dopo-cena e dopo aver dato uno sguardo a quello he avevo, finalmente mi sono decisa.
Devo dire che posso ancora migliorare, ma intanto questa ricetta molto semplice mi è piaciuta molto e quindi voglio pubblicarla per condividerla con voi.
L’impasto base non è una vera e propria frolla, è leggermente più sabbiosa e meno compatta. Deve essere proprio così.
Se la preferite più solida e meno “sbriciolosa” aggiungete un altro uovo. Io in genere lo faccio.
INGREDIENTI della Crostata di ricotta e amaretti
Per l’impasto:
300 gr di farina 00
100 gr di zucchero
1 uovo grande (o due uova se desiderate un impasto più compatto)
100 gr di burro freddo
1 bustina di lievito per dolci
Per il ripieno:
200 gr di ricotta setacciata
200 gr di amaretti sbriciolati
100 gr di zucchero
1 uovo
5 cucchiai di latte
gocce di cioccolato fondente qb
cannella
PREPARAZIONE
per prima cosa preparate l’impasto mescolando tutti gli ingredienti secchi e aggiungendo poi quelli liquidi. Lavorate con le mani fino a formare un impasto abbastanza compatto.
Dividetelo in due parti e stendete una parte sul fondo di una tortiera rivestita con carta forno. Utilizzate solo le mani.
A parte preparate una crema mescolando la ricotta con gli altri ingredienti e riempite la base della crostata.
Coprite con l’altra parte dell’impasto steso con un matterello o sbriciolato a mano.
Infornate a 180° per circa 25-30 minuti.
Spolverizzate con lo zucchero a velo.
Chi mi segue su Snapchat (cookthelook), avrà visto che qualche giorno fa ho preparato questo tiramisù amaretti e frutti di bosco per una cena.
Non avevo voglia di accendere forno e fornelli e così ho improvvisato qualche dessert al cucchiaio fresco e veloce da realizzare. A proposito, avete provato la sbriciolata senza cottura?
Questo tiramisù ha avuto un grande successo ed ha incuriosito tutti perché è un po’ diverso dal solito.
Per prima cosa è fatto con gli amaretti oltre che con i Savoiardi e poi è arricchito con i colori e il gusto dei frutti di bosco. Dovete assolutamente provarlo.
Io avevo già utilizzato gli amaretti in una versione molto golosa del tiramisù con il cioccolato bianco e anche in quel caso il risultato era stato super promosso.
Una ricetta semplice e veloce che potete servire anche in mono-porzioni all’interno di piccoli barattoli di vetro da marmellata.
Piacerà anche ai bambini perché i biscotti sono bagnati nel latte.
Non siete curiosi di provare?
INGREDIENTI del Tiramisù amaretti e frutti di bosco
500 gr di mascarpone
4 uova
4 cucchiai di zucchero
savoiardi qb
amaretti qb
frutti di bosco freschi (more, mirtilli, ribes, lamponi)
latte
PREPARAZIONE
Separate tuorli e albumi.
Montate separatamente i tuorli con la metà dello zucchero e gli albumi a neve con l’altra metà.
I tuorli devono raddoppiare e diventare chiari e spumosi.
Ammorbidite il mascarpone e aggiungetelo pian piano ai tuorli montati.
Per ultimi aggiungete gli albumi poco alla volta mescolando con una spatola dal’alto verso il basso.
Bagnate poi dei savoiardi nel latte e coprite la base di un recipiente di vetro rettangolare.
Coprite con la crema e con dei frutti di bosco ben lavati e asciugati e fate un secondo strato di biscotti, questa volta amaretti, sempre bagnati velocemente nel latte.
Procedete con altra crema e con i frutti di bosco e poi ancora con un altro strato di amaretti e crema fino a completare con crema e frutti di bosco a decorare.
Lasciate riposare in frigorifero per 4-5 ore prima di servire.
Finalmente è giunta l’ora.
Mi chiedete da settimane quando sarà online l’episodio della web serie di Coca-Cola #ilgustoatavola che mi vede protagonista.
Con l’entusiasmo alle stelle vi dico, eccolo qui. Mettetevi comodi e guardatelo.
R è la lettera scelta per me. R come R in insalata.
Vi racconto la mia ricetta RAPIDA con la lettera R.
Ho preparato un’insalata superveloce, ma Ricchissima di ingredienti, per una mamma con poche idee per il pranzo e poca voglia di cucinare. Ho scelto ingredienti con la lettera R come Radicchio, Rapa Rossa, Rucola, Ricotta e Ravanelli e ho aggiunto un po’ di croccantezza con il Rigatino e la Rosetta abbrustoliti.
Provate questa insalata e ditemi se non è un piatto delizioso anche da portare in ufficio per la pausa pranzo o da servire a tavola quando si ha poco tempo e un ospite imprevisto a cena.
Ovviamente abbinatela ad una Coca-Cola ghiacciata perché questi sapori si sposano benissimo, ve lo garantisco.
Ecco la ricetta.
Insalata di R
INGREDIENTI per l’insalata
Radicchio
Ravanelli
Rape rosse precotte
Olio EVO
Succo di limone
Sale
INGREDIENTI per le palline di formaggio
200 gr di Ricotta
Qualche foglia di Rucola
200 gr di Robiola
Parmigiano QB
Sale e pepe
Scorza di limone
Accompagnamento: 4 Rosette, 8 fette di rigatino
PREPARAZIONE
Lavate il radicchio e i ravanelli e tagliateli sottilmente.
Conditeli con olio, sale e succo di limone e distribuiteli in ciotoline monoporzione.
Aggiungete anche la rapa rossa tagliata a cubetti.
Preparate le palline di formaggio mescolando ricotta e robiola e aggiungendo la rucola tritata al coltello, la scorza grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale e pepe.
Aggiungete il parmigiano poco alla volta fino a rendere il composto abbastanza modellabile.
Lavorate il composto con le mani leggermente bagnate e formate delle sfere poco più piccole di una noce.
Aggiungete 3-4 palline di formaggio in ogni ciotola di insalata.
Scaldate bene una padella antiaderente e cuocete il rigatino tagliato a striscioline fino a renderlo croccante.
Saltate infine nella stessa padella ancora calda anche delle rosette tagliate a listarelle.
Completate il piatto con il rigatino croccante e il pane che potrà essere utilizzato per accompagnare l’insalata o per mangiare le palline di formaggio.
R è anche l’iniziale di Rideree Risate e io nel giorno di riprese ho riso davvero tanto.
Le papere, le parole che non riuscivo a ricordare o a scandire, la t-shirt che si stropicciava di continuo, il ciuffo che mi copriva gli occhi e i tacchi troppo alti, ma inutili perché tanto Riccardo Rossi è altro due metri!
Tutta la troupe è stata stupenda. Il regista e l’aiuto regista persone super carine che potrebbero mettere davanti ad una telecamera il più imbranato dei nerd.
Stylist, trucco e parrucco, ragazze adorabili che con i loro pettini, pennelli e phon erano sempre pronte a rimettermi in ordine per rendermi carina. Microfoni, luci, tecnici, davvero tutti super professionisti. Per la prima volta nella vita mi è sembrato di essere sul set di un film. Un’emozione che non so spiegare. Davvero tutto troppo bello!
E poi ho conosciuto Riccardo Rossi, un mito per me. Una persona gentile e molto educata con la battuta sempre pronta e un sorriso contagioso. Mi ha messo totalmente a mio agio e mi ha aiutata a stare al gioco come solo un vero professionista sa fare.
Sì, mi ha anche preso in giro tutto il giorno per la mia gonna argentata, la prima cosa che ho trovato nell’armadio e l’outfit ideale per stare in cucina!
Per concludere voglio ringraziare in particolare due persone che hanno reso possibile tutto questo e sono Azzurra e Chiara. Grazie di cuore.
Se questa ricetta vi è piaciuta e avete voglia di scoprire tutte le altre, mie e dei miei colleghi, seguite gli episodi della web serie #ilgustoatavola e, se volete, inventate anche voi la vostra ricetta per Coca-Cola e caricatela sul sito www.coca-cola.it.
Potete vincere un ricettario con tutte le ricette dalla A alla Z ideate da noi food blogger e partecipare all’estrazione finale per una cena a domicilio.
Questi calamari ripieni sono come le ciliegie. Io ne mangio uno dietro l’altro.
Sono la specialità di mia suocera e la cosa che più mi fa impazzire di questa ricetta è che lei utilizza dei calamari piccolini che diventano in pratica dei bocconcini. Una delizia davvero.
Sono molto semplici da preparare e quindi vi invito a provare quanto prima se trovate dei buoni calamari freschissimi.
Se non siete in grado di pulirli, chiedete in pescheria di darvi una mano. Anche io ho qualche difficoltà, lo ammetto.
Potete anche comprare quelli surgelati, ma non sarà esattamente la stessa cosa.
Questa ricetta ha scosso gli animi sia su Instagram che su Snapchat. Quando ho pubblicato la foto mi avete scritto in tanti per saperne di più, ma poi mi sono persa in chiacchiere e ho fatto trascorrere tanto, troppo tempo prima di scrivere questo post…perdonatemi!
A proposito, mi state seguendo su tutti i miei social? Io vi aspetto e tra l’altro sappiate che su Snapchat mi diverto ogni giorno a raccontare un sacco di cose, anche molto sceme, che faccio nella vita! Fossi in voi io passerei a dare un’occhiata. Seguitemi come Cookthelook.
INGREDIENTI dei Calamari ripieni
500 gr di calamari puliti
tre cucchiai circa di pangrattato
due bicchieri di vino bianco
prezzemolo
2 spicchi di aglio
olio ECO
sale
PREPARAZIONE
Per prima cosa pulite i calamari e se non siete capaci di farlo chiedete aiuto in pescheria o utilizzate quelli decongelati.
Sceglieteli piccolini così saranno dei bocconcini come quelli che fa mia suocera.
Poi tritate i tentacoli e le teste e cuoceteli in padella con olio EVO e aglio tritato.
Unite due cucchiai di pangrattato, sale e pepe e fate rosolare per qualche minuto.
Sfumate con il vino bianco e lasciatelo evaporare.
Unite poi del prezzemolo fresco tritato e altro pangrattato e lasciate intiepidire il tutto.
Farcite i calamari e chiudeteli con uno stuzzicadenti. Tenete da parte la farcitura avanzata.
Poi nella stessa padella in cui avete cotto il ripieno, soffriggete a fuoco medio-alto i calamari con olio e uno spicchio intero di aglio. Aggiungete poi il ripieno avanzato e sfumate con il vino bianco. Fate cuocere per una decina di minuti e poi servite.
In alternativa potete anche cuocere i calamari ripieni direttamente in forno in una pirofila con olio e un po’ di vino bianco per 20-25 minuti circa a 180°.
Sapevo che il polpettone alla genovese di mia madre avrebbe suscitato un certo interesse su Instagram, così, dopo tante domande e commenti, eccomi qua a svelarvi la ricetta.
Io lo chiamo polpettone alla genovese perché per me il condimento di carote e cipolle si chiama così in genere, o meglio, mia madre lo chiama sempre così.
La cosa straordinaria di questo secondo piatto, in assoluto il mio preferito insieme alle cotolette di nonna Elvira, è proprio la salsina che si forma durante la cottura in uno straordinario mix tra il sugo della carne e le verdure. Non so descrivervi la bontà.
Garantisco e sottoscrivo che questo secondo piatto piacerà tantissimo ai vostri bambini. Mio figlio ne va matto!
Il segreto sta proprio nell’aggiunta in cottura di carote e cipolle che devono essere tante e bene stufate insieme, non bruciate, né bollite. E poi potete decidere se frullare tutto per avere una crema vellutata da accompagnare alle fette di polpettone, o lasciare le verdure un po’ rustiche a pezzi.
Quel che avanza nel piatto va rigorosamente tirato su con il pane!
Per l’impasto del polpettone potete utilizzare la ricetta più classica delle polpette, quella che più vi piace e che vi riesce meglio e potete anche arricchirla aggiungendo delle olive verdi denocciolate.
Se non avete una ricetta che vi soddisfa particolarmente vi do la mia. Io il polpettone lo preparo così.
Polpettone (impasto base)
Ingredienti 800 gr di macinato misto di manzo e vitello
1 uovo grande o due uova piccole
200 gr di mollica di pane
100 ml di latte
3 cucchiai di parmigiano
prezzemolo tritato
pan grattato
sale e pepe
Fatevi preparare dal vostro macellaio di fiducia della carne macinata. Fatela macinare più di una volta.
Poi mescolatela con il pane ammollato nel latte e ben strizzato, l’uovo sbattuto e tutto il resto.
Aggiungete il pan grattato poco per volta fino a raggiungere la giusta consistenza.
Poi date la forma al polpettone e riponetelo in frigo avvolto nella pellicola per un’ora.
Polpettone alla genovese
Ingredienti
1 polpettone (impasto base)
4 carote
2 cipolle
sale e pepe
vino bianco
Una volta pronto il polpettone, rosolatelo per bene con olio extravergine di oliva in una padella antiaderente dai bordi abbastanza alti.
Sfumate con del vino bianco e poi lasciatelo evaporare.
Aggiungete poi le carote e le cipolle tagliate sottilmente e rosolate per un paio di minuti prima di aggiungere un po’ di acqua bollente e un po’ di vino bianco.
Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa 40 minuti coprendo con un coperchio e girando a metà cottura il polpettone.
Una volta pronto, avvolgetelo nella carta stagnola e lasciatelo raffreddare.
A parte, frullate le verdure.
Servite il polpettone tagliato a fette con sopra il condimento.
T come tradizione.
T come Terra.
T come tranquillità.
T come trasformazione. T come tagliata di tacchino.
Questa è la mia seconda ricetta preparata per Coca-Cola #ilgustoatavola.
Un secondo piatto semplice e molto gustoso a base di carne di tacchino perché la T è la lettera che mi è stata assegnata questa volta.
Una ricetta davvero facile, come sempre, ma insolita.
Ho pensato di utilizzare degli ingredienti che rendessero speciale il tacchino che in genere, insieme al pollo, viene un po’ snobbato.
Il tacchino è una carne buona e leggera che piace anche ai bambini e se pensate che si possa cucinare solo in padella o alla griglia, vi sbagliate di grosso.
Io l’ho aromatizzato con del timo e dei capperi e poi l’ho accompagnato a delle taccole saltate. In alternativa, se non trovate le taccole, sostituitele con i fagiolini. Vi assicuro che il risultato è straordinario, nella sua semplicità ed è ottimo accompagnato da Coca-Cola in tutte le sue varianti, la classica, Coca-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola Life
Se questa ricetta vi è piaciuta e avete voglia di scoprire tutte le altre, mie e dei miei colleghi, seguite gli episodi della web serie #ilgustoatavola e, se volete, inventate anche voi la vostra ricetta per Coca-Cola e caricatela sul sito www.coca-cola.it. Potete vincere un ricettario con tutte le ricette dalla A alla Z ideate da noi food blogger e partecipare all’estrazione finale per una cena a domicilio.
Presto in arrivo la mia puntata dedicata al pranzo veloce! Non vedo l’ora di scoprire come me la sono cavata!
T- Tagliata di tacchino al timo con taccole in padella
4 porzioni Facile 20 minuti
INGREDIENTI
600 gr di petto di tacchino
Farina 00 qb
Una manciata di capperi sotto sale
Qualche rametto di Timo fresco
1 Limone
200 ml di brodo vegetale
Una noce di burro
Prezzemolo
Sale e pepe
Olio EVO
Taccole in padella
300 gr di taccole
1 cipolla bionda
olio EVO
Sale e pepe
PREPARAZIONE
Tagliate il petto di tacchino e passatelo nella farina.
Rosolatelo in una padella con il burro e l’olio e appena prende colore su tutti i lati sfumate con il succo di limone.
Continuate la cottura per 15 minuti aggiungendo poco per volta il brodo e solo alla fine aggiungete una manciata di capperi ben dissalati sotto l’acqua corrente e le foglioline di timo.
Salate poco e pepate a volontà.
Completate il piatto con del prezzemolo fresco tritato al coltello e la scorza grattugiata di mezzo limone.
Sbollentate le taccole per circa 7-8 minuti dopo averle tagliate a pezzi piuttosto grandi e una volta morbide scolatele e cuocetele in padella con una cipolla tritata al coltello e un filo di olio extravergine di oliva.
Cuocete per 10 minuti e alla fine condite con sale e pepe.
Forse alcuni di voi già conoscono la ricetta delle Cotolette di Nonna Elvira perché è anche sul mio libro “Semplicemente buono” nel capitolo dedicato ai bambini.
Ho voluto condividerla anche qui sul blog perché credo sia uno di quei piatti jolly che mette sempre tutti d’accordo a tavola, grandi e piccini, e che si prepara senza troppe difficoltà e in poco tempo.
Questo post nasce dalla collaborazione con UNA Italia e W Il pollo a seguito di un incontro che si è svolto a Milano qualche settimana fa in cui si è parlato di alimentazione dei bambini e soprattutto di carne di pollo.
Ho scoperto, ma lo immaginavo già, che la carne di pollo è la più amata dai bambini per il gusto delicato e la consistenza morbida.
E indovinate un po’ qual è la ricetta a base di pollo più amata dai bambini? Ovviamente la cotoletta. Lo so bene io che da piccola mangiavo le cotolette della Nonna Elvira pensando fossero il piatto più buono del mondo, quello che nessun ristorante stellato può preparare meglio della nonna.
Voglio regalarvi questa ricetta e spero tanto che abbiate voglia di provarla e condividerla.
Soprattutto spero di far felici i vostri bambini!
Ho realizzato per l’occasione anche una video-ricetta per spiegarvi bene tutti i passaggi.
Vi ricordo che, se non lo avete già fatto, potete iscrivervi al mio canale Youtube per essere sempre aggiornati su tutte le novità. Vi aspetto.
#Checivuolenight 1. Abbiamo preparato un happy hour.
Una delle serate più divertenti della mia vita. Ve la racconto.
Sono stanca, stanchissima e con la schiena rotta, ma felice come non mai.
Ieri sera 14 ragazze hanno cucinato con me un aperitivo sfiziosissimo.
Dalle 19.30 alle 23 abbiamo brindato non so quante volte, messo a ferro e fuoco (in tutti i sensi!) una cucina professionale enorme, abbiamo riso fino alle lacrime, mangiato tanto e bevuto di più.
C’era chi prendeva appunti con molta attenzione.
C’era chi dava un occhio al forno e chi ai fornelli.
Chi scattava foto e girava video.
Chi assaggiava.
Chi stappava.
Chi preparava Cuba Libre.
Insomma, ci siamo divertite.
Il menù della serata ci ha fatto tornare tutte a casa a pancia piena e soddisfatte.
Io avevo preparato delle polpettine di miglio e zucchine e un pinzimonio con le verdure per accogliere le affamate prima di iniziare il workshop.
Poi insieme abbiamo preparato delle girelle di sfoglia, dei cestini di speck, delle pizzette di pancarrè, due diversi tipi di insalata di farro e delle focacce di ricotta con gli affettati.
Ognuna ha dato il suo contributo e tutte hanno messo le mani in pasta e hanno infornato le loro creazioni. Certo il forno professionale ci ha dato filo da torcere, ma abbiamo vinto noi!
La serata si è conclusa nel migliore dei modi. Uno scrub mani al profumo di avocado e vaniglia con massaggio e crema idratante gentilmente offerto dalla mia amica Oriana e tutte le ospiti.
Martedì si replica.
Qualcuno tornerà e qualcuno si aggiungerà. Faremo il solito baccano, ma le risate sono assicurate! Pronti per cucinare SENZA FORNELLI?
Ricordate la one pot pasta al pomodoro che avevo preparato un po’ di tempo fa? Ecco, questa è la versione bianca alla romana. L’ho chiamata One Pot Gricia.
L’altro giorno mi è venuta una gran voglia di preparare una gricia, la ricetta romanesca che preferisco dopo la cacio e pepe e la carbonara.
Non è facile da fare perché devi azzeccare la cremosità, la cottura della pasta e la quantità di sale e pepe.
Io ho provato a seguire il consiglio che molti chef danno quando si parla di dare corpo ad un primo piatto e ho improvvisato una one pot pasta.
Ad essere sincera non ho cotto tutto direttamente in padella, ma ho solo sbollentato la pasta per due minuti e poi l’ho cotta in padella con l’acqua di cottura e la pancetta.
Insomma, non una vera one pot perchè non ho cucinato tutto in padella fin dall’inizio, ma qualcosa di molto simile.
Non avevo i bucatini e ho utilizzato quindi la pasta corta che piace tanto a mio figlio.
Che poi, la gricia non vuole la pasta corta? Romani rispondetemi voi.
Il risultato è stato un grande successo. Non ci credevo finché non ho assaggiato.
Provate perché sono certa vi piacerà!
Ho una sola dritta da darvi: questa pasta va mangiata subito altrimenti si incolla un po’.
Ma poi, chi mangerebbe una gricia fredda?
INGREDIENTI per la One pot gricia
250 gr di mezzemaniche
100 gr di guanciale o pancetta a cubetti
olio EVO
Sale e pepe
Pecorino grattugiato
PREPARAZIONE
In padella fate soffriggere la pancetta o il guanciale con poco olio.
A parte bollite la pasta in acqua salata per tre minuti.
Scolate la pasta e aggiungetela in padella con l’olio e la pancetta insieme ad uno-due mestoli di acqua di cottura.
Mescolate continuamente aggiungendo di tanto in tanto altra acqua di cottura.
Dopo circa 8-10 minuti (dipende dal tempo di cottura), la pasta sarà pronta.
Conditela con il pecorino romano e del pepe macinato.