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Gran stinco di prosciutto arrosto con pere e patate

Siete alla ricerca del secondo perfetto da portare a tavola durante le feste?
Che sia facile, veloce, ma di grande effetto?
Vi presento il Gran stinco di prosciutto arrosto di Negroni che io ho cucinato con ingredienti un po’ insoliti perché volevo assicurarmi l’effetto sorpresa.

Ricetta dello stinco di prosciutto con pere e patate dolci

Ingredienti

Gran stinco di prosciutto arrosto Negroni
1 gambo di sedano
2 patate americane
2 pere non troppo mature
Rosmarino, maggiorana e alloro
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Preparazione

Disponete lo stinco all’interno di una pirofila e mettete tutto intorno le patate americane tagliate a cubetti, le pere affettate e con la buccia, il sedano e le erbe aromatiche.
Condite con olio, sale e pepe e infornate a 200° in forno statico per circa 40 minuti.

Come accompagnare questo secondo?

Questo piatto è già completo così perché ci sono le patate e le pere che in cottura diventeranno morbide e gustose. Se volete potete preparare un purè di sedano rapa che ha un gusto amarognolo che contrasta la dolcezza della frutta e si prepara come il purè di patate.
Altro contorno insolito e interessante potrebbero essere delle cipolle in agrodolce cotte con zucchero di canna, poco olio e aceto balsamico.

Non vi piacciono le pere?

Nessun problema, potete sostituirle con le mele golden che negli arrosti stanno particolarmente bene.
E se non trovate le patate americane, andranno benissimo anche delle patate novelle.

Post sponsorizzato in collaborazione con Negroni.

Insalata russa facile

Questa è l’insalata russa facile che ho imparato dal mio amico Christian.

Facile perchè non ci sono le verdure dentro, ma solo patate, tonno e maionese.
L’ingrediente che fa la differenza è il salmone, che nella classica insalata russa non c’è e che secondo me sta veramente bene in questo secondo che però è anche un ottimo antipasto.
È molto carina da servire a tavola perchè potete darle la forma di un pesce, proprio come si fa con il pesce finto.
Poi decorate a piacere con uova sode e prezzemolo, anche meglio di come ho fatto tipo che con gli impiattamenti non faccio magie!

insalata russa facile

INGREDIENTI dell’insalata russa facile

1 kg di patate
200 g di salmone affumicato
500 g di tonno sott’olio
500 g di maionese
due uova
sale e pepe

PREPARAZIONE

Immergete le patate con la buccia in un pentolone pieno di acqua fredda e poi cuocete finché non diventano morbide.
Schiacciatele con uno schiacciapatate o una forchetta e una volta fredde mescolatele con il tonno sgocciolato, sale e pepe.
Aggiungete un po’ di maionese a piacere e una parte del salmone tagliato a pezzettini.
Mescolate per bene e poi date al composto, se volete, la forma di un pesce.
Cospargete tutto con abbondante maionese e decorate con le restanti fette di salmone, delle foglie di prezzemolo e delle fettine di uovo sodo.

Come si fa l’uovo sodo?

Mettete l’uovo in un pentolino con acqua fredda.
Accendete il fuoco e dal momento in cui l’acqua arriva a bollore calcolate 11 minuti.
Passatelo subito sotto un getto di acqua fredda e poi eliminate il guscio.

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L’ingrediente jolly

Potete aggiungere al composto qualche cappero tritato per dare un po’ di sapidità e un tocco di acidità che non guasta.

Il consiglio in più

Volete rendere questa insalata russa ancora più scenografica?
Decoratela con code di gamberi al vapore.

Sfogliata di mele

Mi piace pensare che non troverete online questa ricetta se non qui perchè è una di quelle ricette della tradizione popolare che conoscono davvero poche persone.
Io per prima l’ho scoperta solo poco tempo fa pur trattandosi di un piatto della mia terra.
La sfogliata di mele è una torta tipica del periodo Natalizio che si prepara a Teramo, ma solo in alcuni paesi in collina e solo in poche famiglie che custodiscono gelosamente la ricetta e la tradizione.

Non dirò il nome del vero paese di provenienza perchè so che scatenerei l’inferno.
Ci sono due o tre posti (forse molti di più in realtà!) che ne rivendicano le origini, ma io, non sapendo, non mi pronuncio!

Ho avuto la fortuna di essere invitata a casa della Signore Lidia che da anni prepara questo dolce per la festa del paese, prima con la sua mamma e ora insieme alle sue figlie e ai nipoti.
Dirò che il paese in questione è Frondarola e che la festa del Santo Patrono si celebra proprio oggi, 9 novembre. Tradizione vuole che tutte le donne del paese preparino in questa occasione la sfogliata per offrirla durante i festeggiamenti.

In una mattinata io, la signora Lidia e la mia amica Silvia abbiamo sfornato ben 8 sfogliate e una è tornata a casa con me. Che gioia!
Ho pensato di non trascrivere la ricetta perchè forse questi piatti della tradizione che sono poco conosciuti andrebbero protetti, ma poi mi sono detta che se non conosciamo le tradizioni e non le trasmettiamo, che fine faranno?

La ricetta della sfogliata di mele

Le dosi di questa ricetta sono per circa 8-10 sfogliate da 25-30 cm circa perchè trattandosi di una ricetta complessa è meglio impegnarsi una volta per tutte e farla per tante persone.
Potete prepararla a Natale per regalarla a parenti e amici e potete anche surgelarla da cruda.
Il consiglio è di farvi aiutare da qualcuno perchè per stendere bene la sfoglia bisogna essere in due.

La sfoglia
Preparare l’impasto per la sfoglia è molto facile.
Basta lavorare 4 kg di farina con 12 bicchieri (di carta) di vino bianco e 6 di olio di arachidi.
È importante lasciar riposare tutto in frigorifero per una notte ben avvolto nella pellicola.

Il ripieno
Anche questo va preparato con un po’ di anticipo perchè deve prendere sapore da tutti gli ingredienti.
Per prima cosa sbucciate 10 kg di mele golden e tagliatele a pezzetti non troppo piccoli.
Cuocetele con il succo di due limoni e zucchero a piacere (circa 8 cucchiai). Il ripieno si fa un po’ ad occhio e in base ai propri gusti.
Una volta cotte le mele lasciatele raffreddare. Il risultato è più una crema che non è una vera e propria marmellata e i pezzettoni devono sentirsi abbastanza.
Aggiungete al ripieno abbondante cannella in polvere, qualche cucchiaio di cacao amaro, il cioccolato fondente tritato al coltello (circa 400 gr), il rum, le mandorle tostate e tritate grossolanamente, lo zucchero (circa 6 cucchiai) e la scorza di limone.
Dosate tutti i profumi e i sapori assaggiando di volta in volta per capire cosa manca e cosa volete aggiungere.
Non esagerate con il cacao e il cioccolato e occhio allo zucchero, aggiungetelo poco alla volta.

Come assemblare la sfogliata di mele
Per prima cosa tirate la sfoglia.
In ogni sfogliata ci sono 7 sfoglie.
Prima quattro strati, poi il ripieno e poi altri tre strati.
Utilizzate una macchina elettrica per la pasta perchè con il mattarello impiegherete molto tempo e le sfoglie sono tante.
L’impasto deve essere lavorato per bene affinché diventi elastico quindi passatelo nella macchina della pasta più e più volte.
Una volta ottenute delle sfoglie non troppo sottili allargatela delicatamente per assottigliarle al massimo, una alla volta, strato dopo strato. Ci vogliono quattro mani per farlo bene, oppure fate sfoglie piccole per teglie piccole.
Adagiate la prima sfoglia bene aperta su una teglia rotonda e oliata e bagnatela con qualche goccino di olio.
Le estremità in eccesso vanno lasciate fuori dalla teglia fino alla fine della preparazione.
Proseguite con la seconda sfoglia, adagiatela sulla prima e ricoprite con altro olio e un mix di zucchero e cannella. Non troppo, giusto una spolverata.
Proseguite in questo modo per il terzo strato e sul quarto aggiungete qualche cucchiaiata di ripieno e spolverizzate con zucchero e cannella.
Continuate con altri due strati di sfoglia intervallati da zucchero e cannella e poi completate con un terzo e ultimo da lasciare senza nulla.
Rifilate bene i bordi e create una crosta ben chiusa in modo che il ripieno non fuoriesca in cottura.
In pratica pizzicate la circonferenza esterna spingendola verso il fondo della teglia.
Bucherellate la superficie e oliatela abbondantemente, bordi compresi.
Infornate in forno statico caldissimo a 250 gradi per circa 20 minuti.
Il forno a legna sarebbe meglio, ma chi ce l’ha?
Se la superficie dovesse scurirsi copritela con la stagnola e proseguite la cottura.

Bocconotti di Montorio

Bocconotti di Montorio VS Bocconotti di Teramo.
Non è una sfida, non vince nessuno. Li ho provati e posso dirvi in tutta onesta che sono buonissimi entrambi perchè sono diversi!

Forse chi non è di queste parti no capirà, perciò mi spiego meglio.
Montorio è un paese in provincia di Teramo e secondo molti (anche teramani) i bocconotti montoriesi sono i migliori.
Io dico che sono semplicemente molto diversi e onestamente non saprei dirvi quali preferisco perché davvero le due ricette non si somigliano nemmeno un po’ se non per il ripieno.
Ho scritto tante ricette di bocconotti, e direte voi, abbiamo davvero bisogno di quest’ultima versione? Ebbene si. Perchè tutte le ricette che troverete sul blog sono diverse l’una dall’altra.

Intanto ricapitoliamo la questione bocconotti e se volete provate questi:
Bocconotti teramani con il burro
Bocconotti teramani con lo strutto
Bocconotti al cioccolato (simili a quelli di Lanciano)

Perchè i bocconotti di Montorio?
Dovevo assolutamente provarli perchè a Teramo se non hai mai provato i bocconotti di Montorio non sei nessuno. Quindi, quando qualche giorno fa ho avuto sotto mano la ricetta di uno dei ristoranti più famosi di Montorio, Totò, mi sono detta: li faccio!
In effetti questi bocconotti sono molto diversi da quelli a base di strutto (o burro). Sono più croccanti, più saporiti, più dorati, “più bocconotti”…per come noi abruzzesi concepiamo i bocconotti. Ma anche quelli a base di strutto che ho pubblicato qualche giorno fa sono straordinariamente buoni. Semplicemente… diversi!

Il resto del mondo mi perdoni per questo post, ma non capita spesso che io mi cimenti in ricette della mia città e quando lo faccio devo farlo per bene!
Ora ho detto la mia e vivrò serena per sempre…nonostante le critiche che arriveranno inevitabilmente dai miei conterranei, temo!
Restano ancora da provare i bocconotti frentani, perchè mi dicono che anche quelli dovrebbero essere presi in grande considerazione nella ricerca del “bocconotto migliore d’Abruzzo”.
Comunque, per me non c’è sfida. I bocconotti sono i dolci del nostro Natale e come li fai li fai sono sempre straordiari come tutti le ricette del nostro bel paese.
Ognuno ha la sua ricetta da generazioni di nonne, mamme e zie ed è bello provarle tutte!

Detto questo, ecco la famosa ricetta di Totò.
Grazie Monica per la dritta!

Ricetta dei bocconotti di Montorio

INGREDIENTI
5 tuorli
1 uovo intero
350 gr di farina 00
100 gr di olio extravergine di oliva
150 gr du zucchero
Vanillina

Per il ripieno:
200 gr di confettura d’uva
50 gr di mandorle tostate e tritate
40 gr di cioccolato fondente
cannella qb
Vanillina

PREPARAZIONE
Per prima cosa preparare il ripieno ,mescolando tutti gli ingredienti e mettetelo da parte perchè si insaporisca per bene.
Poi lavorate a mano gli ingredienti dell’impasto mettendo al centro della farina tutto il resto.
Se avete un Bimby o un’altra planetaria mettete tutto insieme a velocità media e mescolate fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo.
Non aggiungete altra farina perchè la consistenza dell’impasto deve essere proprio così e va lavorata con le mani e non su una spianatoia con il matterello. Se vi sembra unta non preoccupatevi, è giusta così.
Procuratevi dei pirottini di alluminio per bocconotti e oliateli o imburrateli.
Se non li avete, utilizzate degli stampini in silicone o degli stampi da muffin rivestiti con pirottini di carta.
Prelevate delle palline di impasto poco più grandi di una noce e schiacciatele nei pirottini per creare la base dei bocconotti. Coprite leggermente anche i bordi dei pirottini schiacciando l’impasto e creando spazio per il ripieno. Inserite in ogni pirottino un cucchiaino di ripieno.
Prelevate altro impasto, questa volta una quantità minore di quella utilizzata per la base, e schiacciate la pallina tra i palmi delle mani per creare una copertura sul ripieno.
Saldate bene le estremità dei due impasti con i polpastrelli per evitare che fuoriesca ripieno in cottura.
Infornate a 180° per circa 15-20 minuti in forno statico.
Una volta freddi, spolverizzate i bocconotti con lo zucchero a velo.
Si conservano in una scatola di latta per più di una settimana.

Bocconotti

Come da tradizione il Natale parte per me nella settimana dell’Immacolata e quindi ecco a voi la prima ricetta delle feste: i bocconotti.

Avevo già preparato i bocconotti qualche anno fa, una volta ripieni di cioccolato e un’altra volta nella versione classica per la puntata natalizia di Detto Fatto.
Ecco le ricette se volete provarli:
Ricetta dei bocconotti al cioccolato
Ricetta dei bocconotti abruzzesi

Bocconotti al cioccolato

Direte “ e allora che cosa c’è da dire ancora?”.
Bè, ho trovato una ricetta che a mio parere batte tutte le altre.
LA ricetta dei bocconotti perfetti.
Li ho assaggiati lo scorso anno a casa di un’amica che aveva avuto la ricetta da una signora espertissima di dolci di Natale teramani e poi l’altro giorno quando ho deciso di prepararli per una merenda speciale mi sono tornati in mente e ho chiamato subito la mia amica per avere tutti gli ingredienti. Ed eccoli qua, i bocconotti più buoni che io abbia mai preparato.
Grazie Veronica!

Una precisazione sulla confettura d’uva
Immagino che nel resto d’Italia non sia facile trovare la tipica confettura d’uva Abruzzese, meglio nota come “scrocchiata” perchè ha una consistenza molto particolare che scricchiola in bocca. Potete sostituirla con una confettura di prugne o di frutta mista se proprio non trovate l’originale. Io non utilizzerei invece confetture di fragole, albicocche o ciliegie perchè il bocconotto richiede un gusto più deciso.

INGREDIENTI

1 kg di farina 00
400 gr di strutto (o burro…ma meglio lo strutto)
6 uova
400 gr di zucchero
2 bustine di lievito per dolci

Per farcire
un barattolo confettura di uva
50 gr di mandorle
100 gr di cioccolato fondente

PREPARAZIONE

Preparate per prima cosa l’impasto versando su una spianatoia 800 gr di farina e poi aggiungendo al centro le uova, una alla volta, sbattendole con la forchetta.
Aggiungete anche lo zucchero, lo strutto a pezzetti e a temperatura ambiente e il lievito e impastate con le mani aggiungendo altra farina.
Il composto deve essere molto morbido perchè non andrà steso con il matterello ma semplicemente lavorato con le mani, quindi non aggiungete troppa farina.
Lasciatelo riposare avvolto nella pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero mentre preparate il ripieno.

Per il ripieno tritate 50 gr di mandorle con 100 gr di cioccolato fondente e poi aggiungete la confettura d’uva.

Una volta pronto il ripieno imburrate e infarinate degli stampini di alluminio per bocconotti o per muffins (piccoli) e prelevate delle palline di impasto mettendole alla base degli stampini e stendendole con le dita. Riempite con un cucchiaino di ripieno e coprite con altro impasto leggermente steso tra le mani.
Dovete coprire il ripieno e far aderire il più possibile l’impasto sui bordi con quello sulla superficie.
Se volete potete riempire gli stampini con dei pirottini di carta  e in questo caso non imburrateli. Infornate a 180° per 10-15 minuti.
Lasciate raffreddare i bocconotti e poi spolverizzateli con lo zucchero a velo.

Tartufi alla nocciola per la Banda del Calzino Mannaro

I tartufi alla nocciola sono una tentazione a cui proprio non riesco a resistere, ma perché resistere poi?

Mi hanno invitata a partecipare ad uno swap party molto originale e io non mi presento mai a mani vuote a casa altrui. Ecco dunque i miei bon bon alla nocciola.
In realtà non devo andare da nessuna parte, se non virtualmente, ma la metafora era carina.
Vi racconto meglio. 
Avete mai sentito parlare della Banda del calzino Mannaro?
No, niente di così spaventoso, non preoccupatevi…anzi.
Parliamo di capelli rosa, dolcetti e lavoretti pucciosi. Solo cose belle insomma!
In pratica quest’anno ci sarà la terza edizione dello swap più divertente dell’internet organizzato proprio dai membri di questa banda e io sono stata scelta come ospite, testimonial… a me piace dire “fata madrina”.

Lo swap  della La Banda del Calzino Mannaro nasce da un’idea di Clara Battello di Petit Pois Rose & Antonella Pal ed è un divertente scambio di lavoretti realizzati a mano da tutti i partecipanti. Una volta iscritte riceverete il nome del vostro compagno e realizzerete per lui-lei un sacchetto di bon bon o caramelle, con i materiali che preferite, con la stoffa, con il legno, con la plastilina…insomma come volete voi, e inviate tutto.
Le precedenti edizioni sono state un successo e quindi vi invito a partecipare quest’anno perché si tratta davvero di un’idea molto carina per conoscere altre persone e per mettersi alla prova con il fai da te.
Trovate tutte le info sul sito di Clara Battello.

Io che non so fare altro che cucinare ho preparato dei tartufi- bon bon con la crema di nocciole di Pastiglie Leone, sponsor ufficiale del progetto insieme a Panini Tessuti.
Vi lascio la ricetta così una volta preparate le confezioni di caramelle potete anche riempirle!
Dimenticavo, iscrivetevi perché uno sconto su tanti prodotti super golosi non aspetta che voi!

INGREDIENTI dei tartufi alla nocciola

un tubetto di crema Gianduia (Pastiglie Leone)
8-10 frollini (io ho usato gli Abbracci)
50 gr di nocciole
5 fave di cacao Pastiglie Leone (facoltative)
Cacao amaro

PREPARAZIONE
Tritate i frollini, le fave di cacao sbucciate e le nocciole e mescolateli con la crema.
Lasciate raffreddare in frigorifero il composto per mezz’ora e poi formate delle palline grandi poco meno di una noce con le mani leggermente umide.
Rotolate le palline nel cacao amaro e riponetele in piccoli pirottini di carta.
Devono essere consumati entro 3-4 giorni al massimo e vanno conservati in frigorifero.

Pepatelli

Vi racconto una ricetta tipica delle mie parti nel periodo di Natale: i pepatelli.

Si tratta di piccoli biscottini sottili che hanno un ingrediente un po’ particolare, il pepe, come suggerisce il nome stesso.
Sono volutamente duri quando li mangi e dalla consistenza strana, ma io li amo perché hanno il sapore inconfondibile del Natale a casa mia.

Sanno di miele, di arancia e di mandorle e non sono nemmeno troppo calorici. Non hanno burro, olio, uova e latte!
Sono facili da fare, se avete voglia e tempo, e soprattutto sono un regalo molto gradito, dagli amici…e da me!

La farina che si utilizza per preparare i pepatelli si chiama tritella e si compra qui nei forni locali. È la farina che contiene la parte fine della crusca. Se non la trovate sostituitela tranquillamente con la farina integrale.
Il miele invece no, non potete assolutamente sostituirlo così come l’arancia e il pepe ovviamente. La tradizione è tradizione. Un buon miele liquido, meglio se millefiori fa la differenza.

Provateli e fatemi sapere se vi sono piaciuti.
Sono immensamente felice di farvi conoscere i sapori della mia terra!

pepatelli

INGREDIENTI dei pepatelli

500 gr di mandorle
500 gr di miele millefiori
500 gr di tritella o farina integrale
2-3 arance non trattate
pepe nero qb

PREPARAZIONE

Sciogliete il miele su fuoco bassissimo.
Su una spianatoia mescolate la farina con le mandorle, la scorza delle arance e una generosa macinata di pepe. Decidete voi quanto in base ai gusti.
Aggiungete il miele caldo e impastate.
Formate dei filoncini rettangolari e posizionateli sulla placca del forno rivestita con carta forno.
Cuocete 170°C finchè la superficie risulterà dorata.
Tagliate i filoncini ancora caldi a fettine piuttosto sottili.
Disponete i pepatelli sulla teglia e ripassateli in forno per altri due minuti.
Si conservano a lungo in una scatola di latta.

Menù facile per la Vigilia di Natale

Avete preso l’iniziativa e quest’anno vi tocca invitare tutta la famiglia a casa per il cenone della Vigilia?
Che dire? Siete pazzi.
In bocca al lupo.

Se proprio non avete idea di quello che porterete a tavola, io vi consiglio il mio menù facilissimo a base di pesce.

Partiamo con uno stuzzichino da accompagnare ad un calice di spumante (o champagne).
Insomma, l’idea è: brindiamo e apriamo le danze mettendo subito qualcosa sotto i denti.
Man mano che gli ospiti arrivano e si sistemano a tavola voi deliziateli con queste brioches al salmone.

mini brioches al salmone

Passiamo ad un antipasto leggero perché non dimenticate che il giorno dopo ci sarà il pranzo di Natale e nessuno vuole arrivarci rotolando.
Io direi che questa insalata di cereali, avocado e gamberetti è perfetta.

insalata di cereali avocado e gamberetti

Il primo.
Niente di più facile. Fate una bella pasta con il sugo di pesce e se proprio non siete in grado di pulirlo voi, fatevelo preparare in pescheria. Voi dovete solo aggiungere cipolla, pomodorini e prezzemolo.
Io vi consiglio una bella chitarra, ma questo sugo si sposa molto bene anche con gli gnocchi. Ometto ne va matto.

pasta alla chitarra con il sugo di pesce

Passiamo al secondo.
Ve lo dico, io non sono molto brava a cucinare il pesce, ma mia madre è la regina del baccalà. Ecco perché vi consiglio di provare questa ricetta freschissima con il pompelmo rosa.

baccalà al pompelmo rosa

Sempre ricetta della mamma, questa insalata di sgombro è leggera, saporita e fa tanto bene.
Si prepara in un secondo ed è super economica.

sgombro insalata

Se volete qualcosa di più strong, invece, fate un buon baccalà mantecato e accompagnatelo con crostini di polenta abbrustolita.

baccalà mantecato

Infine il dolce.
Ma che vi devo dire? Qui non potete fare altro che sbizzarrirvi.
Io vi suggerisco qualcosa di leggero, ma goloso come la mousse di avocado al cioccolato.
Oppure un dolce profumatissimo come il gelo alla cannella.
Ma se non volete rinunciare al panettone e al pandoro, allora ecco a voi due ricette strepitose: il tiramisù di pandoro e il panettone alla crema.

mousse avocado 3

gelo alla cannella

tiramisù pandoro

Panettone alla crema

Che ne dite? Vi ho convinti?
Vi assicuro che farete un figurone senza fare i salti mortali.
La semplicità stravince sempre!

Buone feste a tutti voi!

Tartine di Natale

Volete provare delle tartine di Natale davvero magiche?

Queste tartine di Natale sembrano delle bacchette magiche e per questo piaceranno tanto ai vostri bambini!

Si preparano in un secondo e fanno una gran scena.
Portatele a tavola come antipasto oppure servitele come finger food in un aperitivo tra amici.
I salatini fanno la differenza, sì!
Senza ovviamente non avrete delle belle bacchette, ma delle semplici tartine.

tartine di natale

Potete farcirle con quello che volete. Più sono colorate, meglio è!
Io ho utilizzato delle creme di verdura di Le Conserve della Nonna, ma voi potete utilizzare anche un pesto fatto in casa o un paté o qualsiasi formaggio spalmabile. Insomma scatenate la fantasia.

Se no  avete la formica di stella utilizzate un bicchiere o un coppa-pasta rotondo.

La ricetta è qui.
Iscrivetevi al canale se vi è piaciuto il video.

 

Regali di Natale. Le mie amiche sono super!

Quest’anno come sempre sono arrivata a fare i regali di Natale in super ritardo, o meglio, molti devo ancora farli. Ometto, almeno lui è sistemato. Grazie Babbo Natale Amazon.

Voglio, però, dare qualche suggerimento a voi perché ci sono tante idee carine in giro.
Devo dire che ho delle amiche davvero super che hanno realizzato cose meravigliose e non posso non condividerle.

Parto con Ju.
Ju è la Funky Mama Capo. È una Strafì, come me, come noi, come tutte le donne!
Ju, che si chiama in realtà Justìne e non Giastin, ha creato una linea di borse stupenda.
Già il nome è tutto un programma. Le …zzi miei, così si chiamano le pochette più amate del momento, sono un must e non potete non averne almeno una.

Io ne ho già comprate due. Chi sa chi tra le mie amiche se ne becca una per Natale? Questa qui per esempio?

zzi miei

Se volete farvi un regalo, invece, non perdetevi la tracollina più figa di tutte, pure questa con un nome che ciao. Pearl. Poteva scegliere Ju un nome più bello? No.

pearl

Poi, sempre per rimanere in tema borse, ho scovato il sito di una ragazza troppo carina che si Chiama Erika, per gli amici Prettyinmad.
Lei fa cose deliziose. Borsette portatutto, cerchietti, turbanti e custodie per telefonini e ipad.
Vi faccio vedere l’ultima arrivata, quella di Star Wars e ditemi voi…

prettyinmad

Io per me ho preso questo borsellino da mettere in borse maxi come quelle che uso in genere.
Per la cronaca, non amo i gatti, ma a questi qui non ho saputo resistere!

prettyinmad

Poi c’è Zelda , Camilla…chiamatela come volete, tanto tutti sapete di chi sto parlando.
Quando un giorno deciderò di tatuarmi di nuovo, chiederò a lei di scrivermi delle parole indimenticabili…indelebili.

Camilla è diventata cartolaia da pochi giorni e le sue agendine sono già sold out. Vi mostrerei la mia, ma non sono ancora riuscita a comprarla! Le trovate qui.
In abbinamento potete comprare un astuccio …zzi miei che dove lo metti sta sempre bene!

Zelda agenda 365 e astuccio

Passiamo ai libri e parliamo di Gaia Segattini, o meglio, Vendetta Uncinetta, la donna che forse è riuscita a farmi prendere in mano un uncinetto. Io ho la pazienza di Hulk…vi ho detto tutto!
Lei è così stupendamente colorata e sorridente che ti mette allegria al primo sguardo…e pensate che io non l’ho ancora mai incontrata di persona. Gaia è straordinaria, entusiasta e appassionata. Una bellissima persona.
Ha scritto un manuale, anzi IL manuale, ed è già il suo secondo libro.
Il manuale dell’uncinetto è la guida per imbranati come me che vogliono provare a lavorare con fili e colori per inventare cose meravigliose.
Ci riusciro?
Ci proverò di sicuro. Voi?

manuale dell'uncinetto

 

C’è poi un altro libro da tenere sul comodino sempre, soprattutto dai 40 anni in poi.
Si legge e si rilegge e si ripassa…perchè non bisogna mai dimenticare nella vita che “E comunque non sei Kate Moss”.
No, purtroppo no care ragazze mie.
Siamo Strafì come dice Ju, ma non Kate Moss…e va bene così.
Dunque, questo libro meraviglioso è l’opera prima della mia amica Roberta Lippi, meglio nota come LaLippi (tutto attaccato!).
Lei è ironica, divertente, intelligente, bella e simpatica e ci spiega per bene cosa vuol dire essere donne alle soglie dei 40 anni. Io non ci sono ancora arrivata ai 40 (manca poco!), ma so già che non avrò nessuna difficoltà! Anzi…

E comunque non sei Kate Moss

Infine, se proprio non avete più idee…ci sarebbe anche il mio libro che tra un po’ compie anche un anno. Semplicemente buono. Ricette per una cucina facile e low cost.
Se non lo avete ancora messo sulla mensola della vostra cucina, pensateci!

Semplicemente buono

Ghirlanda di mozzarella e pomodori

Una ghirlanda di mozzarella e pomodori.
Scusate, me lo dico da sola, ma quella che sto per proporvi è un’idea stupenda!
Faccio salti di gioia per l’entusiasmo!

Una ghirlanda da mettere a tavola a Natale…non solo bella da vedere, ma buonissima da mangiare!
Rossa, bianca e verde, colori che ben si sposano che tutte le decorazioni che avete in casa, ne sono più che certa.
Io dico che ve ne innamorerete.

ghirlanda di mozzarella e pomodori

Farla è davvero uni gioco da ragazzi.
Ecco il video.

https://www.youtube.com/watch?v=PDXVxnFbSSU